[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=32yzAy916-M[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 18 dicembre 2015 – Un nuovo depuratore per Lanciano che sarà pronto entro l’estate prossima e tanti progetti per un investimento complessivo di 36 milioni di euro nel 2015 con bandi di gara pubblicati e da aggiudicare entro fine anno. “Le commissioni lavoreranno anche a Natale” è stato detto nell’incontro con la stampa dai vertici Sasi spa nella nuova sede di Lanciano. Il presidente Domenico Scutti, insediatosi a fine 2010, ha tracciato anche il bilancio dell’attività svolta per il risanamento della società per azioni di 92 comuni dell’Ato chietino, che serve circa 150 mila utenti: un lungo lavoro di recupero crediti per 5,8 mln, da un lato, e oltre 16 milioni di euro di crediti da stornare dai bilanci, una parte per fatture neppure emesse e un’altra per il fallimentare investimento nella borsa londinese negli anni Novanta.
Tra depurazione e reti idriche da gestire, la Sasi ha progettato interventi in diversi comuni: Atessa, Casoli, Monteodorisio, Santa Maria Imbaro, Mozzagrogna, Perano, Fossacesia, Tollo, Furci, Fara San Martino, Torino di Sangro, Scerni, Castiglione Messer Marino, Villa Santa Maria, Gessopalena, Palena, Lama dei peligni e Taranta Peligna, tra chiusure di depuratori obsoleti e realizzazione di nuovi, installazione di sezionatori su condotte adduttrici e nuovi collettori fognari. I fondi necessari provengono da ex Fas, Accordi di programma quadro, Decreto Sblocca Italia e casse della Sasi.
Sono in corso anche i lavori di adeguamento, anche solo amministrativo, dei depuratori sottoposti a sequestro preventivo dalla procura di Lanciano, “impianti ereditati dalle gestioni precedenti” ha sottolineato il presidente Scutti che aveva denunciato le situazioni irregolari alla Regione, all’Ato e ai Comuni soci pochi mesi dopo l’insediamento ma senza ottenere risposte sul da farsi.
Nel piano economico-finanziario quinquennale 2015-2019 approvato dal Cda della Sasi gli investimenti complessivi ammontano a 54 milioni di euro: tra le criticità da risolvere per l’approvvigionamento idrico, dopo aver realizzato una nuova condotta per il capoluogo frentano, restano le aree Guardiagrele-Orsogna e Vasto e l’Alto vastese; per la prima è stato realizzato un nuovo pozzo a Bocca di Valle, per la seconda servono interventi importanti per sopperire alle carenze di una condotta ormai inadeguata e realizzata negli anni Sessanta, quando la popolazione residente e turistica era inferiore.
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