La notizia
![](https://www.tgmax.it/wp-content/uploads/2023/05/Stop-fake.jpg)
Articoli di brand contraffatti, creati in un laboratorio nelle Marche e venduti in Abruzzo.
I finanzieri del comando provinciale di Pescara hanno scoperto la filiera del falso e sequestrato circa 260 mila articoli tra casalinghi, dermocosmetici non sicuri, capi d’abbigliamento con griffe e marchi falsi, stampanti, macchinario pre-trattamento e pressa utilizzati per la falsificazione.
Lo stabilimento dei falsi era in provincia di Fermo: qui i finanzieri sono giunti dopo aver avviato una serie di controlli sul territorio pescarese.
Le indagini hanno portato inizialmente alla scoperta di prodotti per la casa e per la cura della persona venduti senza informazioni nell’etichetta; qui i responsabili sono stati segnalati alle competenti Camere di commercio per violazione al Codice del Consumo, con irrogazione di sanzioni che possono superare 25 mila euro. Successivamente i militari, insospettiti dalle anomalie dei prezzi praticati al banco, hanno scoperto, in un altro negozio, articoli d’abbigliamento contraffatti, con sequestro della merce e deferimento del responsabile all’autorità giudiziaria.
Un esame approfondito della rendicontazione contabile dell’esercizio commerciale ha permesso di risalire la filiera del falso, accendendo i riflettori sugli hub marchigiani di distribuzione della merce non sicura. Il laboratorio dei falsi nella provincia fermana era adibito alla contraffazione di brand internazionali.
Il titolare è stato denunciato per contraffazione e commercio di prodotti falsi.