Pescara, 15 settembre 2016 – Aveva deciso di difendere uno dei pini da abbattere in vai Scarfoglio sdraiandosi all’ombra dei suoi rami, ma la protesta pacifica di Giulio (storico attivista ambientalista) è stata bruscamente interrotta dall’arrivo degli agenti della Polizia di Stato che lo hanno trascinato via di peso.
Il commento di Augusto De Sanctis, del coordinamento Salviamo gli alberi: “Pochi minuti fa Giulio ha scelto di difendere con il suo corpo il patrimonio verde storico ed identitario di Pescara, aggredito da un’azione insensata da parte dell’amministrazione comunale. Un sindaco che con i suoi collaboratori è fuggito ieri, sottraendosi addirittura al semplice contraddittorio sui gravissimi errori segnalati dai cittadini a via del Santuario (e non solo), nonostante avesse concordato la visita poche ore prima in consiglio comunale durante le proteste con tanto di stretta di mano. Una cosa inaudita dal punto di vista democratico”.
“Il Comune di Pescara ufficialmente non sa neanche la specie dell’albero da abbattere – prosegue De Sanctis -. In un viale storico dove passeggiava D’Annunzio. Un’area vincolata. Questo è il livello di questa amministrazione che a fine agosto non ha neanche concesso qualche giorno alle associazioni per leggere le carte, probabilmente conscia dei limiti evidenti della documentazione a supporto dell’operazione”.
E infine l’ennesimo appello alla sospensione dei lavori: “Sono intervenuti oggi anche Erri De Luca e Gassmann. Si fermino”.