Al Tgmax
Bocchettoni a secco e agricoltori in protesta, in Val di Sangro, con interi raccolti compromessi a causa della mancata erogazione dell’acqua da parte del Consorzio di Bonifica Sud.
“Le bollette però – dicono al Tgmax – arrivano puntuali. Nessun servizio e noi paghiamo soltanto”, queste le lamentele, “anche con il 20 per cento di aumento”.
Acqua che si perde in mille rivoli, tra condotte rotte e attese di ripristino della corrente elettrica, spesso assente, per riattivare le pompe.
Esasperati i coltivatori di località Lucianetti, di Mozzagrogna (Chieti), con i campi a secco e le scuse accampate di volta in volta dall’ente erogatore e i suoi operatori.
“Il mais ormai non cresce più”, dice uno di loro, pronto alla fresatura e quindi alla raccolta… senza frutti.
Delude anche l’aspetto politico della vicenda: fiduciosi con il nuovo governo regionale che i Consorzi di bonifica sarebbero stati oggetto di una efficace riforma, oggi gli agricoltori si arrendono di fronte all’evidenza, “manca la coerenza tra ciò che l’ente dice e ciò che fa”.
Nel frattempo il disagio per i coltivatori è aumentato, anche a fronte della stagione estiva dalle temperature particolarmente elevate.