Lanciano, 5 agosto 2015 – La Procura di Lanciano rende noto che è stata eseguita ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di M. E., 46 anni, di Altino, ritenuto responsabile del delitto di violenza sessuale sulla figlia minore di 8 anni.
“Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi e condotte dal Nucleo Operativo del Comando Compagnia Carabinieri di Atessa, hanno consentito di accertare, anche attraverso attività tecniche, come l’indagato, dall’anno 2014, profittando – si legge in una nota a firma del procuratore Francesco Menditto – del suo ruolo di genitore ha portato a compimento condotte sessualmente violente in danno della figlia minore”, protrattesi sino alla primavera di quest’anno, “quando la bambina ha cominciato a mostrare, nel corso delle lezioni scolastiche, frequenti malesseri fisici e disagi psicologici lanciando così il suo grido di aiuto, e inducendo le insegnanti a segnalare l’accaduto” alla Procura di Lanciano.
“Nel prosieguo delle serrate attività investigative – scrive ancora il procuratore Menditto -, il pm Vecchi si è avvalso anche dell’ausilio di ct specializzato in psicologia infantile.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha ritenuto sussistente il grave quadro indiziario a carico dell’indagato, applicando allo stesso la misura cautelare più restrittiva poiché unica idonea ad interrompere la convivenza tra l’indagato e la figlia, e proporzionata alla estrema gravità dei fatti, alla negativa personalità dell’indagato, già condannato per reati della stessa indole”.
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