Bonificata l’area
Sono state recuperate le tre salme degli operai morti nella deflagrazione alla Esplodenti Sabino di Casalbordino (Chieti). Dopo essere stati recuperati e ricomposti, i corpi sono stati trasferiti a Chieti all’Istituto di Medicina legale del Policlinico “SS. Annunziata”, dove, dopo l’affidamento da parte dell’Autorità giudiziaria, verrà effettuata l’autopsia dal dottor Pietro Falco.
Prima del recupero delle salme, il pm di Vasto Gabriella De Lucia ha fatto svolgere degli accertamenti tecnici utili alle indagini.
L’area è stata infatti bonificata e messa in sicurezza dagli artificieri dei carabinieri e dai vigili del fuoco.
Sul luogo della tragedia, si sono recati il procuratore capo di Vasto Giampiero Di Florio, oltre al pm che coordina le indagini De Lucia, e il medico legale per la ricognizione cadaverica.
Rientrata l’emergenza
Il Centro di coordinamento soccorsi interforze della prefettura di Chieti è stato chiuso.
L’emergenza è dunque rientrata. La SS16 Adriatica è stata riaperta al traffico, mentre il sindaco di Casalbordino ha chiuso il Centro operativo comunale e revocato l’ordinanza di sgombero per dieci nuclei famigliari, equivalente a una quarantina di residenti. “Lo scoppio ieri è stato avvertito fino a un chilometro di distanza – dice il sindaco Filippo Marinucci al Tgmax – poi la fiammata. La deflagrazione è avvenuta al di fuori del forno dove i tre operai si stavano recando con del materiale esplodente da smaltire, proveniente da razzi nautici di segnalazione”.
Lutto cittadino nel giorno dei funerali
Nel giorno dei funerali sarà lutto cittadino a Casalbordino, Pollutri e Guilmi.
“Esprimo tutta la mia vicinanza, in questo momento di dolore, ai famigliari per aver perso il proprio caro in maniera così violenta”. Questo il commento del sindaco di Casalbordino Marinucci, per la morte di Carlo Spinelli, 54 anni. “La nostra vicinanza – dice Marinucci – va anche alle comunità di Pollutri e di Guilmi che insieme a noi piangono le vittime di questa tragedia. Il giorno del funerale del concittadino sarà decretato il lutto cittadino“. Tanta la stima in paese per il 54enne, “Era un gran lavoratore – dicono di lui i residenti – sempre sorridente e cordiale”. Lascia la compagnia e due figli adolescenti.
A Pollutri il sindaco spegne le luminarie di Natale. Il piccolo centro del Vastese dista 11 chilometri da Casalbordino e dal luogo della tragedia. Qui la comunità piange Paolo Pepe, 45 anni, padre di un bimbo di tre. “Non ci sono parole – spiega il primo cittadino Nicola Mario Di Carlo – per esprimere un dolore troppo grande per la perdita di Paolo che tutti conoscevano e che era un ragazzo solare. Ieri purtroppo dopo la tragedia sono stato io a dover comunicare alla moglie e alla madre quello che era accaduto. Già da ieri ho dato disposizioni per far spegnere tutte le luminarie del Natale. Nel giorno dei funerali verrà proclamato il lutto cittadino”.
Una comunità di 400 persone in lutto. Guilmi piange Nicola Colameo, 45 anni, che lavorava alla Esplodenti Sabino assieme ad altri due fratelli. “Era un ragazzo eccezionale – spiega Carlo Racciatti, sindaco del paese dell’alto vastese e suo parente – che e aveva perso il papa a 13 anni e che da giovanissimo aveva già dovuto occuparsi della famiglia. Siamo sconvolti anche perché lui era impegnato in paese con la Pro Loco e il Comitato Feste ed era sempre pronto ad organizzare eventi per la comunità”. Un fratello degli altri due che lavora alla Esplodenti Sabino era a Verona per un trasporto.
La procura apre inchiesta per omicidio colposo e disastro colposo
Sarà conferito domani alle 13 in Procura a Vasto (Chieti) l’incarico per l’autopsia sui corpo dei tre operai morti ieri nell’esplosione avvenuta alla Esplodenti Sabino di Casalbordino. L’esame autoptico verrà eseguito dal dottor Pietro Falco, dirigente della Medicina legale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, che oggi ha compiuto un sopralluogo nell’area della deflagrazione con il procuratore capo della Repubblica di Vasto, Giampiero Di Florio, e il sostituto Gabriella De Lucia che coordina l’inchiesta.
La Procura ha aperto un fascicolo in cui si ipotizzano i reati di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Le operazioni di recupero dei corpi si sono concluse alle 16.45.
L’area è sotto sequestro ed è attiva la vigilanza da parte della Questura di Chieti, in coordinamento con le altre forze di polizia, mentre la Regione Abruzzo ha messo a disposizione volontari specializzati nel supporto psicologico.