“Un botto fortissimo, ci siamo svegliati di soprassalto, sembrava un terremoto”. Così racconta una dei residenti di via Nazionale, a Castel Frentano, svegliata all’improvviso da un rumore infernale alle 4 del mattino. Invece era un assalto in piena regola, con tanto di esplosione, al bancomat della Carichieti.
Ad agire sono stati in quattro, con i volti travisati da passamontagna racconta poi un altro residente, che vive al primo piano della palazzina con la banca al pian terreno: “credevo fosse un incidente stradale – racconta ai cronisti sul posto – ma quando mi sono affacciato alla finestra ho visto solo un’auto e poi il fumo; allora ho realizzato cosa stesse accadendo e ho detto a mia moglie di chiamare i carabinieri”. E i soccorsi sono giunti sul posto in 5 minuti ma troppo tardi: i malviventi erano già fuggiti a bordo di una Lancia Lybra station wagon di colore scuro, raccontano i testimoni.
Il bancomat conteneva il denaro di tre giorni di lavoro, circa 80 mila euro, ma pare che i banditi, nella confusione tra il botto avvertito da mezzo paese e il fumo, siano riusciti a portarne via solo una minima parte, forse 15 mila euro in banconote raccolte da terra alla rinfusa. L’esplosione ha danneggiato il locale dell’istituto di credito dov’era posizionata la cassa del bancomat, infissi divelti, vetri in frantumi, è caduta anche la contro-soffittatura. All’esterno l’esplosione ha divelto le lettere dell’insegna luminosa.
In questi anni abbiamo visto asportare bancomat con carri attrezzi a Canosa Sannita o trascinati via da suv all’interno dei centri commerciali di Lanciano, ma mai prima d’ora s’era visto nel Frentano e nel Chietino un assalto con dell’esplosivo: potrebbe essere stato utilizzato del tritolo o più verosimilmente dell’acetilene, a chiarirlo sarà la scientifica che ha eseguito i rilievi. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Lanciano.