Agroalimenta, due giorni con la rassegna dei prodotti tipici a Lancianofiera sabato 25 e domenica 26 novembre per la 19/ma edizione.
Oltre 5000 i visitatori che hanno curiosato tra gli stand del padiglione 2, ricco di prelibatezze non solo abruzzesi. Cento gli espositori che hanno dato vita alla vetrina variegata di bontà, dal salato al dolce, per ogni palato. Salumi, ventricina, formaggi di vario tipo, olio extravergine d’oliva, birra, liquori, il peperone dolce di Altino declinato in molteplici varianti, la cipolla e l’aglio di Sulmona. hanno partecipato aziende agricole che puntano a una produzione biologica e in fiera hanno portato l’eccellenza del loro lavoro. Non sono mancati i dolci, quelli tipici abruzzesi dai taralli alle ferratelle ai mustaccioli e bocconotti, ma anche quelli siciliani, dalle confetture al cioccolato di Modica. Ma anche aziende del Teramano e altre da Norcia, queste ultime ad Agroalimenta grazie alla collaborazione con il Rotary di Lanciano.
“I sentimenti di solidarietà si uniscono all’attenzione e alla cura che riserviamo sempre alle nostre rassegne” ha commentato il presidente di Lancianofiera, Franco Ferrante.
Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte gli assessori regionali Dino Pepe e Silvio Paolucci, il sindaco e presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, gli assessori del comune di Lanciano Francesca Caporale, Davide Caporale e Giacinto Verna.
“La nostra spumeggiante idea – ha aggiunto il presidente Ferrante – è quella di lanciare una sorta di concorso di idee per scegliere il nome e il logo con i quali dare una precisa identità ai nostri spumanti, renderli ancora più visibili e soprattutto riconoscibili”. Il progetto inizierà con un percorso speciale che sarà spiegato in tutti i suoi aspetti nei prossimi giorni.
“Salute-alimentazione” un rapporto innegabile e imprescindibile per l’assessore regionale al Bilancio e Sanità Paolucci, che è tornato a precisare quanto annunciato qualche giorno fa prima nella conferenza stampa di presentazione di Agroalimenta, “siamo ora in grado di chiudere i conti con il passato versando le somme rimaste sospese e dal 2018 la quota che dovrà essere correttamente versata sarà una voce del bilancio della Regione”. Stavolta il riconoscimento di Polo fieristico regionale appare concreto, anche rispetto alle risorse di cui un ente di questi tipo ha bisogno per programmare investimenti e progettare una crescita ulteriore. Dalle parole si passerà dunque ai fatti.
L’assessore alle Politiche agricole Pepe ha evidenziato l’importanza di Agroalimenta che ha l’obiettivo di promuovere i territori attraverso i loro prodotti: “Alcune zone hanno vissuto una serie di drammatiche situazioni, il terremoto, la neve, le gelate e poi i roghi e gli incendi con 6 mila ettari distrutti e 150 milioni di euro di danni. Una condizione di grave emergenza ma gli imprenditori sono stati in grado di risollevarsi con grande coraggio e pure con il nostro sostegno. Sei milioni di euro stanziati per gli allevatori colpiti dal sisma – ha detto Pepe tracciando il quadro dell’attuale situazione – e con la collaborazione di altre regioni abbiamo istituito un fondo di solidarietà di 46 milioni di euro, una risposta importante anche se non sufficiente a risolvere tutti i problemi. Agroalimenta più che una Fiera è una Festa, del buono, del gustoso, del sano. E’ la positiva occasione per promuovere le tipicità del nostro territorio e per dare così un aiuto concreto alla ripresa economica di aziende che continuano a lavorare nonostante le difficoltà. Il nostro impegno è diretto anche alla certificazione dei prodotti, le filiere sono strategiche”.