La scuola di prestigio internazionale “Marchitelli” rischia di perdere la propria autonomia. L’istituto alberghiero di Villa Santa Maria (Chieti) sarà accorpato al comprensivo di Quadri.
A denunciarlo all’opinione pubblica è la Cisl Abruzzo – Molise, che lancia un appello alla politica affinché la scuola dei cuochi possa “mantenere la propria indipendenza e specificità”, dichiara il segretario generale Davide Desiati.
Dalla Regione Abruzzo giunge come risposta la proposta di apertura di un tavolo regionale, “discorso ancora aperto”, dice l’assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale. “Sul dimensionamento scolastico, come Regione, non siamo stati ancora investiti dalle Province che sono chiamate a fare il primo lavoro sul territorio. Posso dire però che l’Assessorato all’Istruzione in sede di tavolo regionale è pronto a dare una propria proposta e mettere in campo ulteriori strumenti compensativi che andrebbero a ridurre sul territorio gli effetti delle nuove regole in tema di dimensionamento”.
Nel frattempo la Onlus Peppino Falconio, intitolata al “re degli chef” scomparso nel 2020, commenta la notizia come “una macedonia formativa”, che mette insieme nove plessi scolastici con scuole d’infanzia, primarie e medie di 13 comuni: Quadri, Pizzoferrato, Borrello, Rosello con la località Giuliopoli, Roio del Sangro, Civitaluparella, Fallo, Gamberale, Villa Santa Maria, Colledimezzo, Montelapiano, Montebello sul Sangro e Pietraferrazzana.
“Le aree montane”, conclude il segretario Cisl Desiati, “sono sempre le più penalizzate”.
La replica del sindaco Finamore
“Una polemica strumentale”, replica Pino Finamore, sindaco di Villa Santa Maria, “che arriva quindici giorni dopo la riunione svolta in Provincia, a Chieti, con tutte le parti interessate”.
“Siamo favorevoli al nuovo istituto omnicomprensivo che sarà denominato ‘Giovanni Marchitelli’ – dice il sindaco al Tgmax – come ho scritto nella delibera di giunta comunale inviata alla Provincia”.
“Al momento – spiega Finamore – per il nostro territorio l’accorpamento è la decisione migliore. L’alternativa sarebbe stato un limbo di uno o due anni ancora di indipendenza (solo in subordine alla decisione della Provincia), invece questa scelta è di tutto il comprensorio e guarda al futuro”.