Si è concluso il ciclo di incontri itineranti promosso dal Contratto di Fiume del Feltrino, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la popolazione nel processo di rigenerazione del torrente che attraversa Castel Frentano, Lanciano, Frisa, Treglio e San Vito Chietino, per sfociare infine nel mare Adriatico.
All’ultimo incontro, svolto a Badia di Frisa, è intervenuto il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Mario Mazzocca, con delega all’Ambiente. Al centro del dibattito, le osservazioni sulle condizioni dello stato ambientale del bacino del Feltrino e sulle implicazioni che queste determinano nel settore agricolo e sulla viabilità. Nel dossier sono state esaminate le criticità più evidenti: dall’inquinamento delle acque al dissesto idrogeologico e al degrado ambientale. In uno degli interventi al dibattito, il presidente degli agronomi Di Pardo ha evidenziato la mancanza di vita animale nelle acque del Feltrino, mentre fino a pochi decenni fa c’erano anguille, rane e granchi.
Ora si chiede la bonifica, con fondi disponibili nel masterplan, ma sembra che l’iter burocratico si sia inceppato per incomprensioni tra i Comuni e la Provincia di Chieti. Le interviste al sindaco di Frisa, Rocco Di Battista, e al sottosegretario Mazzocca, il quale si dice disponibile a risolvere la questione.