È stata colpita da 50 coltellate, quattro delle quali mortali, Laura Pezzella, la donna di 33 anni uccisa il 13 aprile a Ortona, in località Tamarete, da Francesco Marfisi, l’impiegato 50enne rinchiuso nel carcere di Lanciano, che nello stesso pomeriggio ha ucciso anche la moglie Letizia Primiterra, 47 anni. Lo ha rivelato l’autopsia eseguita, a Chieti, dal dottor Pietro Falco, responsabile della Medicina Legale della Asl provinciale. Alla base del duplice omicidio ci sarebbe la scoperta, da parte di Marfisi, di una relazione fra le due donne, non confermate dalle rispettive famiglie.
L’autopsia, iniziata alle 7 del mattino, si è conclusa alle 14. Un lungo esame da cui è emerso che i quattro fendenti letali hanno interessato polmoni e cuore. Le coltellate sono state inferte soprattutto a livello toracico nella parte anteriore ma ci sono anche colpi al dorso: lesioni penetranti e profonde, che non hanno dato scampo alla donna.
Nel corso dell’autopsia, i cui risultati definitivi si conosceranno almeno fra 60 giorni, sono stati effettuati prelievi di liquidi e materiale biologico per l’esame del Dna.
L’autopsia della moglie di Marfisi, Letizia Primiterra, 47 anni, sarà effettuata domani.