L’acquisizione da parte del Gruppo Grigi, di Bastia Umbra (Perugia) del ramo commerciale di Dell’Aventino Mangimi, di Fossacesia (Chieti), è stata al centro di un incontro che si è tenuto negli uffici dello stabilimento nella zona Pedemontana.
A riferirlo è il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. Alla riunione hanno partecipato l’amministratore dell’azienda Nereo Dell’Aventino, i sindaci di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, di Santa Maria Imbaro, Maria Giulia Di Nunzio, di Mozzagrogna, Tommaso Schips (accompagnato dal consigliere Pietro Simigliani) e di Paglieta, Nicola Scaricaciottoli.
“Il tavolo – riferisce Di Gouseppantonio – è stato sollecitato dai sindaci per ricevere dall’azienda garanzie sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali nel sito sangrino, attivo dal 1989 e dotato di macchinari altamente tecnologici e nel quale operano circa 40 maestranze specializzate, lavoratori qualificati, che hanno contribuito al successo del marchio dell’Aventino nei cinquant’anni della sua storia a livello nazionale e internazionale”.
Una professionalità riconosciuta dalla stessa Grigi, riferiscono ancora i sindaci, che considera d’importanza strategica l’operazione in termini di volumi e di fatturato. “L’acquisizione del ramo commerciale, come ha avuto modo di spiegare Nereo Dell’Aventino, consentirà alla Grigi – scrive in una nota Di Gouseppantonio – di conquistare nuove e più appetibili posizioni di mercato, che permetteranno alla società umbra di consolidare ulteriormente la sua leadership nel settore della zootecnia”.
Resta aperta la trattativa per l’acquisto del sito di Fossacesia da parte di un altro marchio italiano, che pur confermando la permanenza dello stabilimento nel Sangro, potrebbe prevedere il ricorso alla mobilità per alcuni dipendenti.
Una prospettiva sulla quale Dell’Aventino sta lavorando per trovare altre soluzioni. I primi cittadini hanno ribadito la richiesta di mantenere gli attuali livelli occupazionali.