È iniziato a Lanciano, in Corte d’Assise, il processo per l’omicidio di Annamaria D’Eliseo, bidella di 60 anni, avvenuto il 15 luglio del 2022.
La donna fu trovata nella cantina-garage dell’abitazione coniugale, in località Iconicella.
Unico imputato è il marito, Aldo Rodolfo Di Nunzio.
Secondo la Procura, il 71enne avrebbe strangolato la moglie, inscenandone poi il suicidio.
L’uomo è stato arrestato e rinchiuso in carcere l’11 gennaio scorso, dopo un anno e mezzo, in seguito alla perizia della Procura di Lanciano realizzata dal fonico forense, Christian Franciosi, sui frammenti audio registrati dal microfono della telecamera esterna dell’abitazione.
Secondo gli inquirenti, lo strumento audiovisivo avrebbe catturato gli ultimi istanti di vita di Annamaria D’Eliseo.
Secondo la perizia, la donna avrebbe gridato “No, lasciami, lasciami, no”.
La difesa
Oggi in udienza il collegio difensivo dell’imputato, composto dagli avvocati Alberto Paone e Silvia De Santis, ha depositato una perizia a firma del fonico forense Marco Perino, diametralmente opposta a quella della Procura.
Secondo Perino, le tracce audio sarebbero state abbassate di sei toni e rallentate di 20 volte, quando il max consentito è di 5, ha spiegato, trasformando quella che sarebbe una voce di uomo, in una di donna.
E la voce di uomo sarebbe proprio quella di Di Nunzio che, secondo la difesa, nel tentativo di soccorrere la moglie le direbbe “Guarda me, guarda me”.
Sulla base della perizia, l’avv. difensore Paone ha chiesto quindi la revoca degli arresti in carcere o in subordine la concessione dei domiciliari.
Il dibattimento
Un bel compito per la giuria, presieduta da Giovanni Nappi: i sei giudici popolari sono quasi tutte donne, ad eccezione di un giurato.
Probabile il ricorso ad una super perizia.
La Procura avrà 5 giorni di tempo per depositare le controdeduzioni.
Il giudice Nappi ha infine accolto la costituzione delle parti civili: i cinque figli della vittima e l’associazione Dafne, costituitasi senza intervento ma simbolicamente con la richiesta di mille euro.
Prossime udienze a giugno e luglio, con le testimonianze di parte.