L’intervista
Non ci sono più le code lunghissime alle quali ci avevano abituato le diverse fasi di vaccinazione anti-Covid19, non c’è più nessuno all’interno: il Pala Masciangelo di Lanciano (Chieti), dopo 13 mesi di onorato servizio come hub vaccinale, ha chiuso i battenti. In servizio per somministrare le tre dosi di Pfizer, Moderna o AstraZeneca dal primo maggio 2021, il palasport del quartiere Santa Rita è stato dismesso il 31 maggio 2022.
Gli oltre 200 volontari, coordinati dalla Croce Rossa di Lanciano, hanno terminato il lavoro che gli era stato affidato in piena pandemia.
“Un lavoro del tutto nuovo per noi”, dice al Tgmax il presidente Maurizio Crognale, ricordando anche i momenti più difficili con punte di 950 persone da vaccinare in un solo giorno, tra le lamentele di quanti erano in coda e il super lavoro tra burocrazia e presa in carico del paziente di turno. “Un’esperienza che ha lasciato il segno”.
Nelle ultime due settimane di maggio, il Pala Masciangelo ha ospitato anche una postazione per i test antigenici. Una quarantina di persone al giorno hanno usufruito del servizio gratuito offerto dalla Asl, per mitigare l’impennata dei contagi nella stagione primaverile. Si sono somministrate anche alcune prime dosi e terze dosi di vaccino, a residenti e ai profughi ucraini.
Per Lanciano e comprensorio è di nuovo attivo il centro vaccinale di San Vito Chietino.
Dieci le associazioni di volontariato che hanno prestato la loro opera al Pala Masciangelo in 13 mesi di attività: oltre alla Croce Rossa locale, l’Avo dei volontari ospedalieri, l’Ana Alpini di Lanciano e Castel Frentano, l’Agape di Lanciano e ancora i volontari del soccorso di San Filippo Neri, i Rotary di Lanciano e Atessa, l’Unitalsi, I colori dell’Iride, La conchiglia onlus e i Vigili del fuoco in congedo di Lanciano.