La città di Lanciano celebra la sua Regina, Maria.
L’odore di incenso si mescola all’aria fresca di settembre, per il momento più atteso dai fedeli di Lanciano: la celebrazione della Madonna del Ponte.
Dopo giorni di fede e tradizione, oggi, 16 settembre, la città si stringe nel suo abbraccio più profondo, pronta a riversarsi nelle strade per accompagnare in processione la sua amata Regina, Maria.
È il culmine di un percorso iniziato con la novena, dal 29 agosto al 6 settembre, un cammino spirituale che ha visto la comunità frentana rinnovare il proprio impegno e la propria devozione, in un anno segnato dal Giubileo della Speranza.
L’arcivescovo, Emidio Cipollone, ha ribadito il senso profondo di questa tradizione, definendo la processione come
l’immagine più chiara di una Chiesa in cammino, un popolo che, sulla scia dei primi cristiani, segue la Via.
“Le processioni hanno una storia molto antica: le conoscevano già gli Egizi, i Greci e i Romani”, spiega l’arcivescovo.
“Per i cristiani, che negli Atti degli Apostoli venivano chiamati quelli della via, cioè coloro che andavano dietro a Gesù Via, Verità e Vita, la processione è l’immagine chiarissima di ciò che la Chiesa è: popolo in cammino nel mondo. In questo pellegrinaggio che ci ricorda che, sulla terra, siamo solo di passaggio, e che siamo in patria ovunque e stranieri nel nostro territorio perché la nostra vera patria è il cielo, come diceva l’antichissima Lettera a Diogneto, facciamo l’esperienza, bellissima, di non essere mai soli:
siamo, appunto, una comunità di fratelli e sorelle in cammino.
E non ci manca mai la presenza del Signore, che è il Dio con noi, anche attraverso la mediazione e l’intercessione della Madonna e dei Santi”, ha concluso mons. Cipollone.
E la città ha risposto con fervore.
Dalle messe del mattino fino all’appuntamento clou delle 18:30, quando il rito solenne si unirà alla liturgia per dar vita a un momento di altissima spiritualità collettiva.
Anche la raccolta fondi dalla vendita dei donativi, dopo la sfilata del Dono l’8 settembre, è frutto della generosità dei lancianesi: 2600 Euro devoluti alla Caritas, testimoniano una fede che si fa azione concreta, un ponte che unisce la devozione alla solidarietà.
Una festa che non è solo celebrazione, ma un atto di amore e speranza, per una comunità che non smette di guardare avanti,
con la Madonna del Ponte a guidare ogni passo.

