La notizia

Salta il sopralluogo programmato per domani dalla procura di Lanciano (Chieti) nel garage dove il 15 luglio scorso è stata trovata senza vita Annamaria D’Eliseo, la collaboratrice scolastica 60enne morta in seguito ad un presunto suicidio.
Il marito Aldo Di Nunzio, 70 anni, vigile del fuoco in pensione, ha riferito ai carabinieri di aver trovato la moglie con dei cavi elettrici attorno al collo e di averla deposta nel tentativo di salvarla. Le indagini, però, non hanno consentito finora di trovare il sostegno dal quale la donna possa essersi lasciata cadere nel vuoto.
L’uomo ad oggi è l’unico indagato per omicidio volontario.
L’autopsia, eseguita a Fermo, in ambiente adatto alle salme contagiate dal Covid, non ha stabilito definitivamente se si sia trattato di un gesto volontario della donna, amata e benvoluta da tutti alla scuola primaria “Eroi Ottobrini” dell’istituto comprensivo “Mario Bosco”, o se si sia trattato di uxoricidio.
Anche i cinque figli della coppia vogliono appurare la verità e si sono rivolti all’avvocato Elisabetta Merlino, come parte lesa.
Il difensore dell’indagato Claudio Nardone, invece, ha chiesto l’incidente probatorio sulla scena del presunto crimine. Il garage, setacciato palmo a palmo per ore dalla scientifica dei carabinieri nel giorno del ritrovamento del cadavere, è posto sotto sequestro.
La prova che ne scaturirà sarà inserita direttamente nel fascicolo del giudice per le indagini preliminari.
Alle esequie della donna, celebrati in forma privata nella piccola chiesa di Santa Maria dell’Iconicella, hanno partecipato sia il marito che i figli.
I colleghi di Annamaria, invece, hanno atteso l’arrivo del feretro al cimitero di via della Pace.