L’episodio è avvenuto in via Vittorio Veneto, all’altezza del civico 32, in centro città. Erano circa le 21 quando un gruppo di adolescenti si è azzuffato, ed uno di loro di appena 13 anni è rimasto a terra privo di sensi.
Un residente ha ripreso la scena con il telefonino, da un appartamento del palazzo di fronte. Ma ad avvisare la volante della polizia, ferma per controlli nella vicina via Luigi De Crecchio, è stato un automobilista di passaggio che ha notato la scena, “ci sono dei ragazzi che si stanno menando”.
In pochi minuti gli agenti del commissariato di PS di Lanciano sono giunti sul posto, trovando sul marciapiede soltanto il ragazzino svenuto. Tutti gli altri, una decina di adolescenti, si erano dileguati, lasciando l’amico a terra.
I poliziotti lo hanno rianimato, in attesa dell’ambulanza che lo ha portato al Pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti”, dove è ancora in osservazione: i sanitari lo stanno sottoponendo ad una serie di esami diagnostici, ma non corre pericolo di vita.
Altri tre ragazzini sono stati in seguito medicati, per qualche escoriazione. I genitori stanno collaborando con il Commissariato, per ricostruire la vicenda. Sul posto sono presenti anche alcuni sistemi di videosorveglianza, saranno acquisite le immagini.
Sembra che all’origine dello scontro fisico tra quattro ragazzini vi fosse uno sguardo o una parola di troppo, insomma futili motivi.
Una domenica da adolescenti
Non si può fare a meno di notare il contrasto tra due episodi accaduti nella giornata di ieri, domenica 25 febbraio.
Entrambi vedono protagonisti degli adolescenti.
Il primo episodio raccontato dal Tgmax.it riguarda Samuel, che a 14 anni si tuffa in acqua per salvare un capriolo ferito.
Il secondo episodio vede protagonisti tredicenni e quattordicenni che si azzuffano per futili motivi e scappano quando vedono arrivare la polizia, lasciando un loro amico a terra svenuto.
Il fatto finirà sul tavolo della procura per minorenni, a L’Aquila.
La città di Lanciano dovrebbe interrogarsi su questi episodi e sull’evidente malessere che molti ragazzi stanno vivendo, in un periodo molto delicato della loro vita, quale è l’adolescenza.
Non vanno lasciati soli.