Nel pomeriggio
È arrivata anche l’Anticrimine da Pescara a dare man forte alle forze dell’ordine di Lanciano (Chieti), a caccia dell’uomo che ha tentato di rapinare nel primo pomeriggio il Bar Micolucci, in viale Cappuccini.
“Aveva un marcato accento napoletano“, racconta al Tgmax l’anziana titolare Fedora subito dopo l’accaduto. L’uomo, vestito di scuro, giubbotto nero e volto coperto da maschera e cappello, “si vedevano soltanto gli occhi” aggiunge la figlia Assunta Di Bucchianico, si è avvicinato alla cassa e, mostrando una pistola, ha chiesto l’incasso.
“Gli abbiamo detto di andare via”, riferisce ancora l’anziana, assieme ai figli e al nipote. Al momento del tentativo di rapina nel locale c’erano quattro o cinque persone.
Il bandito, forse colto di sorpresa, si è quindi dato alla fuga, a piedi. “Lo abbiamo inseguito zio Franco e io”, racconta il giovane nipote Angelo, mentre dal bar allertavano il 113. “Purtroppo lo abbiamo perso”, tra il quartiere San Giuseppe e la zona industriale di Marcianese.
Sul posto gli agenti del commissariato di polizia e i carabinieri della compagnia di Lanciano, che indagano sull’accaduto.
Gli inquirenti ritengono che possa essere lo stesso autore delle altre 5 rapine messe a segno tra Lanciano, Santa Maria Imbaro e Piazzano di Atessa; la prima esattamente un mese fa, ai danni del minimarket di via Fabio Filzi. Gli ultimi colpi, ai vari bar tabaccheria, hanno fruttato complessivamente circa tremila euro.
Questa è la prima volta che il bandito fugge a mani vuote.
L’uomo in fuga è stato fotografato, di spalle, dagli inseguitori lungo viale Cappuccini.