[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HYZQUMZmAs0[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 18 novembre 2016 – “Divieto di utilizzo per uso umani, irrigui e zootecnico, delle acque provenienti dall’area” attorno alla centrale a biogas di Villa Pasquini, a Lanciano. Il provvedimento è scattato con ordinanza emessa dal sindaco, Mario Pupillo, 48 ore dopo la scoperta dello sversamento di liquami sui terreni coltivati a ortaggi, vigneto e uliveto. L’incidente, avvenuto circa un mese fa, solleva ancora molti quesiti: a segnalarlo alle forze dell’ordine, con un esposto presentato ai carabinieri di Lanciano, è stata l’associazione Nuovo Senso Civico di Alessandro Lanci, che si è rivolto anche alla Procura. Il Comune, dopo il sopralluogo eseguito con tecnici della Asl e dell’Arta, ha deciso si far eseguire direttamente dei prelievi in loco per farli analizzare da un laboratorio accreditato. Si teme, infatti, che il digestato finito sui campi possa contenere batteri potenzialmente nocivi, se non letali, per l’uomo. Nell’ordinanza sindacale, Pupillo dispone “il divieto di coltivazione di prodotti agricoli nei terreni adiacenti e il divieto di attingere l’acqua dai pozzi presenti nel raggio di 500 metri dalla Centrale, sia per uso agricolo che zootecnico”. L’ordinanza sindacale è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Lanciano, ai Carabinieri di Lanciano, al N.O.E.-Carabinieri di Pescara, al Servizio I.E.S.P. dell’ASL Lanciano-Vasto-Chieti e al Comando di Polizia Municipale.
C’è anche una seconda ordinanza a firma del sindaco ed è stata inviata alla Ditta ATA Energia che gestisce la Centrale, per la rimozione e smaltimento dei rifiuti liquidi. “È importante – conclude il sindaco – fare piena chiarezza sull’accaduto per prendere i provvedimenti conseguenziali”.
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