“Un risultato storico, abbiamo fatto un capolavoro”, commenta Marco Marsilio, primo presidente uscente
dell’Abruzzo a essere riconfermato alle regionali, durante la conferenza stampa a Palazzo Silone a L’Aquila.
“Voglio coltivare la viva speranza che questa centralità e attenzione spasmodica dei media e del mondo politico per la nostra piccola regione possa durare nel tempo”.
“Cinque anni fa la mia missione era riportare l’Abruzzo al centro della politica. Abbiamo colto il primo obiettivo, dobbiamo continuare a lavorare perché questo percorso si realizzi”, l’impegno dell’esponente di Fratelli d’Italia.
Sondaggi
“Non ho mai avuto dubbi sull’esito finale di questo risultato, potrei sventolare sondaggi che sin da giugno abbiamo predisposto, sondaggi che smentiscono una narrazione un po’ autoassolutoria” dei nostri avversari. Così Marco Marsilio, governatore dell’Abruzzo, commentando in conferenza stampa la vittoria alle regionali.
I sondaggi di giugno “ci davano in pareggio in caso di ipotesi di campo largo”, ha spiegato l’esponente di Fdi.
Le telefonate di D’Amico e Conte
“Luciano D’Amico questa mattina mi ha telefonato e mi ha fatto i complimenti per la vittoria, anche Giuseppe Conte mi ha chiamato e ha riconosciuto la sconfitta”. Così Marco Marsilio in conferenza stampa, il giorno dopo il voto in Abruzzo che lo ha confermato alla presidenza della Regione.
“Auguro a D’Amico di guidare l’opposizione e far crescere il livello d qualità”, ha detto inoltre Marsilio. “Ha messo insieme il diavolo e l’acqua santa in questa coalizione ed è stato in grado di renderla competitiva. Ma noi avevamo una marcia in più”.
“I nostri sondaggi ci davano esattamente il risultato che è emerso dalle urne. La narrazione mediatica sul “vento sardo” e la rimonta, la violazione del “silenzio elettorale” con una “legge ormai sorpassata” che comporta solo una “sanzione amministrativa ridicola” e il divieto di pubblicare i sondaggi, con la multimedialità di oggi andrebbe rivista, dice ancora Marsilio, “ne ho parlato col Presidente Meloni”.
Le calunnie e le denunce
“Una folla di troll da tastiera contro la mia reputazione, a cui darò appuntamento in tribunale” ha aggiunto poi Marsilio riferendosi alle “calunnie” ricevute in campagna elettorale.
“Né il mio nome né quello di mia moglie sono mai comparsi in un registro di indagati”, ha detto.
“Non siamo mai stati condannati” e “siamo usciti immacolati da cinque anni di amministrazione”.
Affluenza alle urne
L’affluenza è rimasta bassa, ed è scesa di un punto rispetto al voto di cinque anni fa. “E’ un problema, in tutta Italia”, dice Marsilio.
“Negli USA si fa fatica a raggiungere il 50 per cento, ed è la democrazia più antica del mondo”.
Come soluzione, Marsilio propone “una lista più lunga di candidati, per avvicinare più gente” al voto.
“Schlein e Conte, Calenda e Renzi sono stati qui in Abruzzo, in lungo e in largo”, dice Marsilio. “La Schlein si è fatta mettere in bocca barzellette dalla sua classe dirigente locale, come quella dei tre mari”, prosegue, “sentir dire da leader politici nazionali una grossolanità del genere”, commenta, “una campagna elettorale di livello così agghiacciante non poteva che essere respinta al mittente”.
“Io da bambino il primo mare che ho conosciuto è quello di Montesilvano, perché lì sono stato portato per la prima volta al mare”.
“Hanno riesumato tutti, nonno Bersani, nonno Vendola”, ha continuato il presidente Marsilio commentando la campagna elettorale. “Hanno detto tutto il male possibile dell’Abruzzo, hanno fatto una campagna schizofrenica, da Manoppello al Borsacchio, ma il problema per loro era la calata dei ministri”.
“Ma i ministri – dice il presidente – i ministri del governo Meloni vengono in Abruzzo da un anno e mezzo, come attenzione costante. Il problema non è che ne vengono tanti, ma che nel passato ne sono venuti troppo pochi. Qui sono venuti per rivendicare il lavoro già fatto”.
Le liste di coalizione Marsilio
“Sono liste di alta qualità”, questa “leggenda nera” per cui “la classe dirigente non c’è”, dice Marsilio, è stata sfatata.
“Abbiamo consiglieri che sanno amministrare, per questo sono stati eletti, una classe dirigente preparata”.
“Questo governo ha lavorato, con tutta una serie di opere, attività, impegni che si stanno sedimentando e che gli abruzzesi hanno percepito”.
“Ci vorrà tempo, questo era un po’ il limite della nostra campagna elettorale e ne ho parlato con Giorgia. Emerge poco il lavoro, mentre stai mettendo in fila le carte”.
“Sono davvero sollevato e felice di vedere che il messaggio è passato e che i cittadini ci hanno dato fiducia”.
“Aver mantenuto il consenso durante i cinque anni di mandato è stato il risultato di una coalizione compatta”, ha poi aggiunto Marsilio.
Vicenda Sardegna
“Sono amico personale di Truzzo, conosco bene la vicenda delle elezioni in Sardegna”, dice Marsilio.
“L’errore vero del centrodestra non è stato il candidato, che non è stato calato dall’alto – precisa – ma c’era una difficoltà nella coalizione che non condivideva il candidato presidente”.
Differenza di voti sul territorio
Nella circoscrizione di Teramo vince D’Amico, “per qualche decimale”, spiega, ma nell’Aquilano (roccaforte di FDI con il sindaco del capoluogo di regione Pierluigi Biondi) si è registrato il boom di voti per Marsilio che supera il 60 per cento delle preferenze.
Di un paio di punti Marsilio si afferma anche nel Chietino e nel Pescarese, “aumentando le preferenze rispetto a cinque anni fa”, commenta.
La nuova giunta regionale
A proposito del nuovo governo regionale, come si appresta a formare la giunta?
“Non ci saranno liti”, risponde Marsilio ai cronisti. Gli assessori saranno scelti con “buon senso, riconoscimento dei pesi e delle competenze, non avremo problemi a fare la giunta regionale” dice infine il presidente rieletto.
Rivedi QUI lo streaming da Palazzo Silone.
Dopo la conferenza stampa a palazzo Silone a L’Aquila, in un auditorio gremito, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio sarà a pranzo in città con diversi esponenti di FdI.
Presenti al palazzo della Regione, tra gli altri, i parlamentari abruzzesi Etelwardo Sigismondi, Guerino Testa e Guido Liris.
In sala anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
Nel pomeriggio, Marsilio si collegherà con diverse trasmissioni radio e tv sia locali che nazionali.
Domenica è atteso a Bruxelles, dove incontrerà il Comitato europeo delle Regioni del gruppo Ecr di cui è presidente. In programma tre giorni di appuntamenti nella capitale europea.
Al termine degli impegni, il presidente andrà in vacanza all’estero per quattro giorni.