La procura di Chieti ha affidato la consulenza sul guinzaglio che si sospetta sia stato utilizzato per strangolare Lorena Paolini, la 53enne deceduta lo scorso 18 agosto, in casa, a Ortona.
La donna, secondo quanto riferito agli inquirenti dal marito Andrea Cieri, 51 anni, venne trovata dall’uomo agonizzante, al rientro dal lavoro per pranzo.
L’incarico è stato conferito dal sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Falasca, titolare dell’inchiesta, alla genetista Rossella Ferrante dell’università d’Annunzio.
La finalità è quella di accertare la presenza di Dna sul guinzaglio del cane di famiglia, Orso.
Consulenti di parte, nell’ambito degli accertamenti sulla presunta arma del delitto, sono stati nominati sia dall’indagato che da Silvana Paolini, sorella della vittima e parte offesa.
Per la morte della donna è indagato in stato di libertà il coniuge, Andrea Cieri, che negli interrogatori ai quali è stato sottoposto ha sempre respinto l’accusa.
L’ipotesi di reato a suo carico è omicidio volontario aggravato.