Nuovo rallentamento per il dragaggio del porto di Ortona. A denunciarlo in conferenza stampa è Forza Italia, con il deputato Di Stefano, il consigliere regionale Febbo, il capogruppo comunale Polidori e l’ex Cieri, e il coordinatore cittadino Ciccotelli.
Alla vigilia del prossimo Comitato Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale, convocato per il 5 ottobre, Forza Italia torna a sollecitare l’amministrazione comunale a intervenire per tutelare le operazioni di dragaggio dello scalo ortonese, “impantanato – dicono i forzisti – per colpa di una Regione sempre più confusa e inconcludente”. A scoprire il progetto è stato il presidente della commissione Vigilanza in consiglio regionale, Mauro Febbo (Fi).
A preoccupare, adesso, è la vasca di colmata per i fanghi inquinati da 107 mila metri cubi. Il progetto ne prevede la realizzazione a terra, nel piazzale tra il nuovo molo nord e la radice della diga foranea, con fondi del Comune che è l’ente appaltante. Forza Italia si chiede se il comune abbia i fondi necessari per lo smaltimento o se, invece, questo progetto possa recare danno economico agli ortonesi. Perché, dice in particolare Peppino Polidori, commentando la recente approvazione del piano regolatore portuale, la stessa area è interessata dal progetto per il deposito Gpl. Non sarà mica un cavallo di Troia?