Oltre al Turchino, dalla spiaggia di Rocco Mancini a Valle Grotte è stato esteso il divieto di balneazione.
Il Comune di San Vito Chietino ha reso noto che è stato confermato il divieto di balneazione della spiaggia del Turchino ed è stato esteso al tratto di costa che va dalla spiaggia di Rocco Mancini alla spiaggia di Valle Grotte.
Il divieto è contenuto nell’ordinanza sindacale numero 145, emessa dopo che il Distretto provinciale di Pescara di Arta Abruzzo, l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ha rilevato la presenza dell’Alga potenzialmente tossica “Ostreopsis ovata”.
L’Arta ha quindi comunicato al Comune i risultati di non conformità delle acque di balneazione, di cui al decreto ministeriale del 30 marzo 2010, nel punto di monitoraggio denominato “Zona antistante cala Turchino” del Comune di San Vito Chietino.
La presenza della microalga è stata rilevata in misura di 56.730 cellule per litro, valori ben oltre la soglia delle 30 mila cellule/litro (individuata dal Ministero della Salute quale soglia limite).
Il divieto di balneazione sarà valido fino a revoca dell’ordinanza.
Le microalghe potenzialmente tossiche crescono su strati rocciosi.
Al verificarsi di fioriture e di contestuali condizioni meteo che favoriscono la formazione di aerosol marino, come burrasche e mareggiate, possono essere responsabili di episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale.
I sintomi sono differenti e colpiscono soprattutto apparato respiratorio e pelle: tra i principali ci sono la rinite, la faringite, la laringite, la bronchite, la febbre, la dermatite e la congiuntivite.
Inoltre, è opportuno evitare il consumo di frutti di mare crudi, raccolti dove è stata registrata la presenza di alga tossica: ad esempio i ricci, a causa della loro eco-biologia, potrebbero accumulare al loro interno la tossina dannosa per l’uomo.