Al teatro Fenaroli
“Tanti cominciano quasi per gioco, solo per darsi un tono e sentirsi più forti. Un tiro di canna e i problemi svaniscono: l’indifferenza di mamma e papà, i primi turbamenti d’amore, la paura costante di non essere abbastanza, tutto si perde in quel semplice gesto. All’improvviso, però, la marijuana non basta più ed entrano nel vortice, lasciandosi sedurre da quelle polveri magiche che li fanno sentire invincibili. Vivono oltre il limite, rinunciano alla famiglia, non vedono più né se stessi né gli altri, fino a confondersi con la puzza della città. Quando arrivi a quel punto, devi solo sperare che qualcuno riesce a salvarti per tornare indietro”.
Ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani e i non più giovani sulla tematica dell’uso di sostanze stupefacenti, ripercorrendo le storie personali dei ragazzi di San Patrignano, l’incontro con la giornalista e scrittrice Angela Iantosca e i Ragazzi di San Patrignano, in programma questa sera, con inizio alle 20.45, nel teatro Fenaroli di Lanciano (Chieti).
L’incontro – spettacolo si svolgerà attraverso l’analisi del libro “Una sottile linea bianca” della stessa Iantosca.
L’iniziativa è organizzata dall’istituto d’istruzione superiore “De Titta-Fermi”, nell’ambito del progetto Legalità e Cittadinanza Attiva e come scuola polo della rete all’interno del progetto Biblioteche scolastiche innovative, e si svolge con il sostegno di RATI, la Rete di abruzzesi per il talento e l’innovazione.
L’incontro spettacolo
Quale è il confine che separa le nostre vite da quelle di chi usa sostanze stupefacenti? Siamo così diversi? O le storie che si vivono a volte sono molto simili e basta poco per intraprendere il percorso sbagliato? L’incontro spettacolo prende le mosse da queste domande.
“Una sottile linea bianca – dalle piazze di spaccio alla comunità di San Patrignano” è un libro che lascia senza fiato. Dopo aver scritto di ‘Ndrangheta e di corruzione, Angela Iantosca affronta un altro tema importante: quello dello spaccio, della disperazione, della voglia di uscire dal tunnel della tossicodipendenza.