“Anas pretende gli interessi al 6 per cento”
La concessionaria delle autostrade A24 e A25 blocca di propria iniziativa gli aumenti dei pedaggi, di circa il 19 per cento, che sarebbero scattati dalla mezzanotte di oggi. Lo rende noto la stessa azienda che ha deciso “nonostante l’incomprensibile posizione di Anas”.
La S.p.A. dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto ha deciso di sospendere gli aumenti dei pedaggi approvati dal Governo a fine 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019. L’intesa per la “sterilizzazione” degli aumenti trovata con il Mit è saltata per opposizione dell’Anas.
“Strada dei Parchi, società concessionaria delle autostrade A24 e A25 – si legge in una nota – nel prendere atto con rammarico delle ingiustificate pretese di Anas, che esige un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale del 2% sulle rate posticipate 2018 e 2019 dovute quale prezzo della concessione, pretese reiterate nonostante gli inviti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti suo controllante, comunica agli utenti che a partire dalla mezzanotte di oggi e fino a quando il Governo non troverà un’adeguata soluzione normativa, ha deciso di sospendere gli aumenti dei pedaggi di A24 e A25 approvati dal Governo alla fine del 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019. Strada dei Parchi si dice fiduciosa che il MIT possa mettere al più presto la Concessionaria di A24 A25 e A25 nella possibilità di sottoscrivere il nuovo ‘Piano economico e finanziario’, in modo da affrontare in via definitiva la questione degli adeguamenti tariffari”.
Oggi il Cda dell’Anas “ha deliberato di avviare una negoziazione” anche con il Mit per “differire le rate 2017 e 2018 dovute da Strade dei Parchi per il corrispettivo della concessione, nonostante l’articolato e annoso contenzioso in essere”. E’ quanto si legge in una nota. La scelta arriva “in considerazione del significativo impatto sociale della iniziativa, rivolta primariamente alla tutela dell’interesse pubblico a mitigare un significativo incremento tariffario a partire dal 2019″.