“Basta pensare a progetti di facciata, portati avanti solo per soddisfare l’egocentrismo pseudo ecologista di qualche consigliere comunale di maggioranza. Occupiamoci invece di situazioni più urgenti, come quello della insicurezza percepita dagli abitanti di Santa Rita che, forse qualcuno a Palazzo di Città dimentica, è il quartiere più grande e popoloso di Lanciano”.
Dopo l’ultimo appello in ordine di tempo lanciato da alcuni residenti del rione al Tgmax, preoccupati dell’aumento di episodi di microcriminalità e degrado sociale che stanno minando la vivibilità della zona, la capogruppo di Libertà in Azione in consiglio comunale, Tonia Paolucci, torna a stigmatizzare il disinteresse della coalizione del sindaco Mario Pupillo.
“Queste situazioni – sottolinea la Paolucci – si trascinano da tempo, tanto che nell’ultima campagna elettorale il centrosinistra del primo cittadino aveva assicurato maggiori controlli e sistemi di sicurezza efficienti in tutto il quartiere. Promesse rimaste solo sulla carta perché la sicurezza è uno di quei temi indigesti alla sinistra, che avrebbe rischiato di mettere a repentaglio gli equilibri politici del loro cartello elettorale. Meglio dunque occuparsi dei fasci sulla facciata del Fenaroli, delle rastrelliere per le biciclette, della pista ciclabile su via del Mare da esportare anche ai Cappuccini, di fumosi temi smart e green. Nel frattempo a Santa Rita, la gente dice pubblicamente di aver paura a scendere per strada”.
La capogruppo di Libertà in Azione aveva sollevato da tempo la necessità di modificare il regolamento della polizia municipale, obsoleto e non più adeguato alle attuali esigenze operative degli agenti. “Per la maggioranza di centrosinistra – rimarca – si tratta però di un argomento tabù, che non si può affrontare perché potrebbe disturbare i sentimenti dell’estrema sinistra e del relativo elettorato dei centri sociali. Così come c’è un certo malpancismo quando si parla di aumento della videosorveglianza”.
La rappresentante della minoranza chiede un pacchetto di interventi efficaci. “Che fungano – precisa – soprattutto da deterrente, perché è vero che polizia e carabinieri spesso non hanno gli strumenti giuridici per intervenire tempestivamente, ma una maggiore presenza in zona almeno della polizia municipale potrebbe rappresentare un sistema per aumentare la sicurezza nel quartiere e restituire maggiore serenità ai cittadini”.