[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=7JKfXUTbOTM[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 20 gennaio 2016 – Un decreto da verificare nella sua legittimità. Questo chiede il sindaco di Chieti alla Regione Abruzzo al termine del consiglio comunale riunito in seduta straordinaria per discutere della sanità teatina. In presenza dell’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, Umberto Di Primio ha contestato il decreto con cui la Regione autorizza il trasferimento di posti letto delle cliniche Spatocco e Villa Pini di Chieti. “Un Decreto – ha detto il sindaco in aula – che crea squilibrio e che penalizza il territorio in termini di qualità delle prestazioni. Non è tollerabile che la Regione non senta l’esigenza di confrontarsi preventivamente prima di calare dall’alto le proprie scelte”. Alla seduta hanno partecipato anche il rettore dell’Università “G. d’Annunzio” Carmine Di Ilio e il direttore generale della Asl provinciale Pasquale Flacco. Il sindaco si dice convinto che “il riordino in tema di sanità sia imprescindibile” ma lo è altrettanto l’esigenza di “garantire, prioritariamente, una rete di emergenza-assistenza la cui organizzazione non può più attendere soprattutto se le riforme comportano la chiusura di presidi ospedalieri esistenti”. L’amministrazione comunale di Chieti conferma, quindi, all’assessore Paolucci le proprie perplessità sul Decreto firmato dal presidente D’Alfonso quale Commissario per la sanità, in merito al rispetto del Decreto stesso e alle domande di trasferimento dei posti letto della sanità privata, alle vigenti norme regionali e nazionali in materia. Per Di Primio la questione non si esaurisce con un consiglio comunale, “che – ha detto in aula – rappresenta solo un primo momento di confronto su un tema tanto delicato, confidando in una migliore comunicazione tra le Istituzioni sia per individuare le soluzioni migliori per l’ospedale di Chieti, che può a buon titolo ambire ad essere Dea di secondo livello in una logica di offerta sanitaria interprovinciale, sia per confrontarsi sul possibile riutilizzo di strutture quali il San Camillo ed il vecchio SS. Annunziata”.
Parla di “accentramento illegittimo” il gruppo del M5s che definisce “un disegno di accentramento che svilisce le periferie quello del presidente D’Alfonso il quale, con il decreto 4 del 2016, trasferisce i servizi prima erogati da Villa Pini a Villa Serena e a Pierangeli. Si stanno trasferendo servizi dalla Asl di Chieti a quella di Pescara e questo non è consentito, come dimostra la sentenza del 31/05/2012 del TAR del Lazio, che ha accolto la richiesta del Comune di Velletri di annullare il Decreto con cui la Regione Lazio aveva messo in atto la parziale revisione della rete ospedaliera. Sulle stesse basi, anche in Abruzzo il TAR dovrebbe procedere all’annullamento del decreto regionale del 2016”, il capogruppo all’Emiciclo Sara Marcozzi esorta i lavoratori della struttura a presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo poiché i motivi sono più che fondati. E il consigliere comunale Ottavio Argenio chiede al sindaco Di Primio di ricorrere al Tar avverso il Decreto di trasferimento emanato dalla Regione evidenziandone i profili di illegittimità.
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