Una vittoria “inaspettata”, forse “per gli altri”. Si può riassumere così, con una battuta del leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, quello che è accaduto a L’Aquila.
Dopo dieci anni a guida centrosinistra, con Massimo Cialente, il sindaco che ha gestito il sisma del 2009 e il post-sisma, con una ricostruzione che, a L’Aquila, si identifica oggi con le tante gru in centro storico, la polvere necessaria per riavere le abitazioni e il via vai dei camion carichi di materiale edile di ogni genere, il capoluogo dell’Abruzzo è tornato al centrodestra.
Pierluigi Biondi, 42 anni, sposato e papà di una bimba che ancora non cammina, non solo ha vinto ma ha ottenuto quell’effetto ‘sorpresa’ di cui parla Giorgia Meloni, perché è riuscito ad affermarsi contro tutti i pronostici e ribaltando completamente il dato del primo turno, con la rimonta di 11 punti percentuali più sei di vantaggio.
La partita si chiude con Biondi al 53,5% (16.410 voti) sul candidato del centrosinistra, Americo Di Benedetto, che ha realizzato il 46,5% (14.249 voti). L’11 giugno, Di Benedetto aveva chiuso il primo turno con il 47% e Biondi il 36%.
In più, Biondi ha convinto in 57 sezioni su 81 ottenendo consensi soprattutto nelle grosse contrade del territorio aquilano come Paganica, dove al primo turno Di Benedetto era a 5 sezioni e Biondi a 0 mentre al ballottaggio si è chiuso con un 4 a 1 per Biondi, a Preturo, a Sassa e in alcuni quartieri popolosi come Pettino.
Novemila i votanti in meno, da 40.600 a 31.200 rispetto al primo turno. Ma per votare Biondi in tanti sono rientrati al capoluogo, anche dalla villeggiatura sulla Costa dei trabocchi.
Dal 1993 quando è entrata in vigore l’elezione diretta del sindaco, all’Aquila è il quarto ballottaggio, il primo però dove vince chi era rimasto indietro al primo turno.
Dal 1998 al 2007 aveva governato L’Aquila Biagio Tempesta di Forza Italia. “La vittoria a L’Aquila – commenta l’on. Meloni – rappresenta la politica che guarda ai bisogni dei cittadini al di là delle etichette”.
Tre le prime priorità di Biondi, già sindaco di Villa Sant’Angelo per due mandati: “Rivedere radicalmente il cronoprogramma per la ricostruzione delle frazioni; attivare immediatamente il cantiere per la sostituzione della funivia le Fontari; trovare una sistemazione sicura per gli studenti che frequentano scuole in edifici con un livello di vulnerabilità non adeguato”.
Sul fronte Pd, interviene Massimo Cialente: “C’è caos nei partiti e la gente non va a votare”, dice l’ormai ex sindaco.
“Ora – afferma il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso – si tratta di decodificare la ragione di questa sconfitta” mentre la senatrice Stefania Pezzopane punta il dito sulla mancanza di voti all’appello e il segretario regionale del Pd, Marco Rapino, invita a “non sottovalutare” i segnali.
Per il neo sindaco eletto di L’Aquila, Pierluigi Biondi, si attende solo la proclamazione. E già domani è previsto un incontro operativo con i dirigenti.