“La comunità guardava e nessuno è intervenuto”, dice oggi al Tgmax, “e io ero da solo contro un branco di lupi”.
Matteo DJ Rocco Cocchino, 18 anni, racconta quei minuti di terrore vissuti la sera di Pasquetta, all’uscita da un locale della movida a Fossacesia marina.
“Stavo filmando una storia col mio telefonino fuori dal locale”, per i social dice, quando il branco gli si è scagliato contro.
“Adesso sto bene”, rassicura tutti con il suo labbro spaccato il viso ancora gonfio.
“So che poteva andare peggio ma non sto a piangermi addosso”.
“Ringrazio coloro che mi hanno scritto messaggi da tutto Abruzzo, il calore delle persone mi fa stare meglio”.
L’appello
Il giovane, studente all’ultimo anno delle superiori e lavoratore, lancia un appello alla comunità. “la paura è stata tanta, perché improvvisamente ti ritrovi all’Inferno” racconta. Ma non chiede vendetta, perché, spiega, “Io non dirò male a nessuno, non sono una persona violenta e non predico la violenza ingiustificata”.
“I carabinieri stanno indagando” sull’episodio di lunedì sera. In rete ci sono video che riprendono la scena dell’aggressione e altri sarebbero nella disponibilità degli inquirenti.
Le lacrime del papà
Massimiliano, papà di Rocco DJ Matteo, ha ancora le lacrime agli occhi quando rivive quei momenti, subito dopo l’aggressione al figlio e la corsa in ospedale. “Sono lacrime di rabbia”, dice commosso.