Attenzione al racket del “caro estinto”
E’ l’Anifa, associazione di imprese di onoranze funebri, a lanciare un appello ai candidati alle elezioni regionali del 10 febbraio: è necessaria una riforma del settore.
“In questi anni – scrive in una nota il segretario Anifa Paolo Rullo – abbiamo lavorato per favorire una riforma del settore incentrata sulla qualità professionale degli operatori funebri, e sulla tutela della Famiglia Dolente”.
“Nel 2015 – racconta Rullo, dell’omonima agenzia funebre di Lanciano – un testo da noi promosso arrivò al Consiglio Regionale per la votazione, il giorno della votazione il consigliere relatore del testo (Giorgio D’Ignazio, ndr) non si presentò in aula, abbandonò prima della battaglia, fu uno dei tanti episodi squallidi di una politica miope e pavida mai schierata dalla parte dell’interesse generale”.
In questa campagna elettorale, ormai alle battute finali, nessun candidato si è occupato della questione. Eppure le problematiche sono importanti, ricorda Rullo nella nota. Innanzitutto, “Il fenomeno del Racket del caro estinto è una piaga italiana e l’Abruzzo certamente non ne è immune – riferisce il segretario Anifa – qualche giorno fa a Bologna è scattata una retata con 30 arresti per Racket in due Ospedali della città”.
“Il fatto che operatori sanitari possano arrotondare il proprio stipendio, vendendo i morti al miglior offerente – commenta Rullo – dovrebbe inquietare non poco, a nostro modo di vedere è altrettanto inquietante la superficialità e l’indifferenza di chi ha responsabilità politiche ed amministrative”.
L’altro fenomeno che Anifa contesta, come è avvenuto anche a Lanciano negli ultimi anni, è quello “sempre più diffuso della illegittima privatizzazione dei cimiteri – prosegue Rullo – i cui costi vengono fatti ricadere esclusivamente sulle famiglie dolenti”.
“In certe realtà abruzzesi – spiega Rullo – per i cittadini è sempre più arduo usufruire dei cimiteri, il diritto alla sepoltura (funzione pubblica e non sevizio) è nei fatti abrogato. Sulla gestione dei cimiteri e sulle attività cimiteriali c’è qualcuno che sta facendo un gioco molto sporco, è nostro auspicio che la politica affronti la materia con più serietà, non vorremmo come al solito dover aspettare l’azione della magistratura per cambiare qualcosa”.
“Sebbene alla politica abruzzese vecchia e nuova certi argomenti non interessano, al contrario noi li riteniamo strategici – conclude Rullo – perché coinvolgono un numero significativo di cittadini ogni anno, perché il cittadino dolente dovrebbe essere tutelato con più civiltà, perché troppi furbi e troppi corrotti mangiano sul piatto e a noi questo non sta bene”.
L’augurio dell’Anifa è che, finita la campagna elettorale “chiunque vinca abbia il coraggio e la voglia di occuparsi di queste materie, da parte nostra ci sarà sempre un atteggiamento dialogante e costruttivo”.