“Vogliamo sapere la verità”.
Le figlie e i figli di Annamaria D’Eliseo, 60 anni, trovata senza vita nel garage di casa due anni fa, si costituiscono parte civile al processo che vede quale imputato di omicidio volontario aggravato il padre Aldo Rodolfo Di Nunzio, 71 anni.
Ad annunciarlo è l’avvocato Elisabetta Merlino, del foro di Lanciano.
L’uomo, ispettore dei vigili del fuoco in pensione, fu arrestato l’11 gennaio scorso dai carabinieri del Nor della Compagnia di Lanciano.
Il processo si svolge in Corte d’Assise, a Lanciano.
“La scelta della costituzione di parte civile nasce dalla volontà delle parti offese di capire cosa è successo alla loro madre nel garage della villa dei loro genitori il 15 luglio di due anni fa”, dice l’avvocato Merlino al Tgmax.
“Le parti offese hanno inteso esercitare l’azione civile nel processo penale quale strumento che – spiega il legale – consentirà loro di partecipare in prima persona nel processo penale al fianco della accusa e della difesa, perché sia accertata definitivamente la verità dei fatti”.