Manifestazione pubblica di alcuni residenti, a Pescara, dinanzi i cancelli del Cementificio di via Raiale, per dire no alla riapertura del sito industriale e sì al progetto denominato “Decementa” che prevede, al posto dell’impianto, ora inattivo, uno sviluppo di un polo culturale nella periferia e in questo caso nel quartiere 3 di Villa del Fuoco.
Ad ascoltare le istanze dei cittadini c’erano il vice sindaco di Pescara Antonio Blasioli e il segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio. “Non si può tornare indietro – ha detto Blasioli – nel senso che per tanto tempo quello che è stato un sito industriale oggi non può tornare più ad esserlo perché c’è una città che si è sviluppata anche oltre il sedime dove sorgeva il Cementificio e questa zona, perciò, non ha più una vocazione industriale”.
“Oggi, come aveva anche detto ieri il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, esiste una collaborazione fra le varie istituzioni per rendere difficile a chiunque vorrà accedere a questa asta, l’11 ottobre, un reinsediamento industriale che qui non è assolutamente possibile”.
Nel frattempo stiamo riguardando le carte – ha detto ancora il vice sindaco Antonio Blasioli – e abbiamo visto che c’è una autorizzazione integrata ambientale che fu richiesta nel 2014 e che aveva un parere molto molto contrario da parte dell’Arta e che dettava dei vincoli difficili da superare e definiti così anche dall’allora proprietà del Cementificio e allora a quel parere, visto che sarà sentito anche il Comune, noi daremo ancora più vincoli se possibile, per evitare che questo sito possa essere riattivato perché i residenti non possono subire quello che hanno subito fino al 2015, visto che oggi, come rilevano anche le centraline, la situazione ambientale è molto cambiata, e che la situazione resti così”. Il segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio ha sottolineato: “Noi ribadiamo il no alla riapertura del Cementificio. Un no condiviso da tutte le istituzioni”.