Interrogatori la prossima settimana
Non è una buona notizia per Lanciano (Chieti): l’uso del crack fa scattare il campanello d’allarme in città.
Dalle oltre 200 cessioni di questo tipo di droga anni Ottanta, puntualmente contestate dagli inquirenti nelle ordinanze di misure cautelari emesse dal gip Massimo Canosa su richiesta del pm Francesco Carusi, emerge l’identikit del consumatore tipo: è giovane, di età compresa tra 25 e 30 anni, e senza distinzione di sesso. Il crack infatti piace sia agli uomini che alle donne: anzi proprio queste ultime, in particolare, lo richiedevano ad amici e compagni, preferendolo all’hashish o alla marijuana.
La longa manus della camorra in città
Un mercato fiorente per il gruppo “Numero Uno” dello spaccio in città, che aveva messo su un’ampia attività di stampo camorristico a Lanciano. Tranne il centro storico, appannaggio di altri ben noti alle cronache locali, le dosi di crack venivano cedute per strada, nelle piazze, nei parcheggi, ai Viali, nel popoloso quartiere Santa Rita e in località Marcianese.
Qualcuno la ordinava anche dai paesi limitrofi come Castel Frentano, Santa Maria Imbaro, Mozzagrogna e fino a Fossacesia. C’era anche chi andava a prendersela nel luogo di produzione, ovvero le case dei vari sodali del gruppo criminale.
Il costo della dose variava da un minimo di 10 euro, per 0,1 grammo di crack, in su. E in media ogni acquirente comprava più dosi alla volta. Anche perché il crack può essere fumato in più dosi durante la giornata.
Che cos’è il crack
E’ una droga ricavata dalla cocaina, tramite processi chimici come la cottura e il taglio con altre sostanze come ammoniaca o mannite. Il crack viene assunto per inalazione del fumo, prodotto dopo aver surriscaldato i cristalli in pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica ritagliate, come avveniva a Lanciano. Questa operazione provoca degli scricchiolii, che danno origine al suo nome.
Il crack era stato originariamente concepito e sintetizzato come sostituto della cocaina: era destinato ai cocainomani cronici in quanto l’assunzione nasale provocava la distruzione dei tessuti, per cui l’unica modalità di assunzione alternativa rimaneva l’inalazione.
Ma invece di funzionare da palliativo a scopo terapeutico, negli anni Ottanta scoppiò l’epidemia di crack.
Nessun minorenne tra gli assuntori
Tra gli assuntori non sono stati trovati minorenni, che invece sembrano prediligere hashish e marijuana, come emerge dai diversi blitz effettuati dagli agenti di polizia nelle scuole superiori di Lanciano.
Interrogatori di garanzia a giorni
Gli interrogatori di garanzia per le dieci persone colpite da misure cautelari si svolgeranno la prossima settimana, a partire dal 13 dicembre.