[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Xvag6jqYAbs[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 22 aprile 2015. Pescara: le procedure seguite dalla Regione Abruzzo e dal Comune per la demolizione dell’ex Cofa “sono illegittime”. I consiglieri di centrodestra al Comune di Pescara diffidano il dirigente del settore Attività edilizie “ad intervenire per determinare l’improcedibilità del titolo edilizio già presentato dalla Regione Abruzzo”.
Questa demolizione non s’ha da fare, almeno non con il Prg vigente. I consiglieri di centrodestra al Comune di Pescara diffidano il dirigente del settore Attività edilizie “ad intervenire immediatamente per determinare l’improcedibilità del titolo edilizio già presentato dalla Regione Abruzzo” in merito alla demolizione dell’ex Cofa, in quanto le procedure seguite dalla Regione e dal Comune “sono illegittime”. Nell’atto di diffida – firmato da Marcello Antonelli, Guerino Testa, Carlo Masci, Luigi Albore Mascia, Vincenzo D’Incecco, Eugenio Seccia, Fabrizio Rapposelli, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore – i consiglieri invitano il dirigente a “procedere in linea con il dettato regolamentare urbanistico della città al fine di evitare che sul territorio di Pescara, in particolare nella zona del Piano particolareggiato 2, vengano eseguite operazioni in contrasto con il Prg vigente, che esporrebbero il Comune a responsabilità verso chiunque dovesse subire danni e, comunque, al rischio di un’azione giudiziaria dai contorni, dai tempi e dagli effetti indefiniti. In base al Prg e al Piano particolareggiato, secondo gli esponenti di centrodestra, “gli interventi consentiti sono quelli di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, con esclusione della demolizione con o senza ricostruzione”. “D’Alfonso – hanno detto i consiglieri – sta per passare come creatore di grandi pasticci, nel silenzio di molti, a partire dal Comune con Alessandrini e Del Vecchio. Nessuno di noi è contrario alla demolizione di un rudere – hanno detto i consiglieri comunali di centrodestra, i quali chiedono che “in quell’area ci sia una visione per la città”. Quindi l’appello: “se ne discuta in Consiglio comunale”.
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