La tradizione si rinnova
Il 23 dicembre è già Natale a Lanciano (Chieti) con la tradizione della Squilla che compie quest’anno 430 anni.
Al Tgmax le parole di Don Enzio D’Antonio, arcivescovo emerito recentemente scomparso, che nel 1982 ripristinò il pellegrinaggio da piazza Plebiscito alla chiesa dell’Iconicella.
Auguri!
L’intervento di monsignor D’Antonio
«È una campanella la Squilla, che suona la sera del 23 di dicembre dalle ore 18 alle ore 19.
Però la campanella suona tutti i giorni alle ore 8, ma nessuno la ascolta.
Stranamente la sera del 23 dicembre questa campanella ha una voce veramente insinuante e accattivante, riesce a compiere dei grandi miracoli.
Perché secondo me il nucleo fondamentale della Squilla è questo: a Natale bisogna far pace, quindi togliere via tutti gli odi e i rancori. Bisogna far pace!
È una esigenza che nasce per un credente dalla riflessione, dalla meditazione sul mistero del Cristo che nasce e che viene a salvare l’umanità.
Allora che cosa succede?
Succede che quando comincia a suonare questa campanella tutti devono tornare a casa, per trovarsi in tempo per questa specie di rito della Squilla, di rito che è profondamente religioso, all’interno delle famiglie».