Potrebbe essere un pescatore di frodo, arrivato chissà da dove, l’uomo rimasto ancora senza identità, trovato cadavere nel fiume Sangro, domenica pomeriggio.
Tutte le ipotesi sono aperte, in attesa dell’autopsia che la procura di Lanciano ha affidato al dott. Pietro Falco, questa mattina.
L’anatomopatologo, come dichiarato al Tgmax, dovrà accertare le cause della morte dello sconosciuto, e risalire alla sua identità, tramite le impronte e accertamenti odontoiatrici.
Tutto il comprensorio tra Lanciano e la Val di Sangro si interroga sulla morte del 50-55enne, bianco, europeo, alto 1,80 metro, corporatura robusta, capelli neri/brizzolati/ e barba incolta,
che al momento del ritrovamento indossava una tuta di colore nero e scarpette da ginnastica rosse, non proprio adatte alla pesca nel fiume.
Il corpo era stato avvistato da un pescatore, qualche centinaio di metri a valle del Ponte Nuovo Sangro, sponda sinistra del fiume.
Era incastrato tra alcuni massi, in un’ansa dell’asta fluviale, nei pressi di un’ampia radura.