Uno chef pizzaiolo e un signore distinto sono i due fantocci di Carnevale, realizzati in cartapesta, e che saranno incendiati nella sera del 13 febbraio, a Lanciano (Chieti).
Un rito a cui la cittadinanza è molto legata e che quest’anno si svolgerà non in piazza Plebiscito bensì nel parco Villa delle Rose, con appuntamento alle ore 19.
Al Tgmax le immagini in anteprima dei due fantocci, costruiti da Claudio Rosato.
“Ma non ho fatto tutto da solo”, tiene a precisare. Perché “le due maschere sono quelle fatte da Ciccillo”, noto artista lancianese, tragicamente scomparso due anni fa.
“Un vero amico”, dice ancora Rosato con le lacrime agli occhi. “Frequentava abitualmente il mio laboratorio, nel quartiere storico di Civitanova. Mi aiutava, mi dava consigli”.
Quella tragica domenica mattina, confida Rosato al Tgmax, “avevamo appuntamento in piazza Plebiscito dopo la messa, assieme al sindaco Filippo Paolini”.
Ma a quell’appuntamento Ciccillo non si è mai presentato: il suo assassino lo aveva atteso sotto casa, in via Cipollone, alle 8 del mattino, per freddarlo con una scarica di colpi alle spalle.
Il prossimo 13 febbraio ricorreranno due anni dalla tragica scomparsa di Francesco De Grandis, e, ironia del destino, sarà anche celebrato il Carnevale con le sue ultime maschere.
E’ ancora un grande rammarico per Rosato, che non ha potuto incontrare l’amico in quelli che sarebbero stati i suoi ultimi giorni di vita.
“Avevo il Covid e Ciccillo veniva ogni mattina a cercarmi sotto casa, perché dovevamo finire il lavoro per Carnevale. Ma non ci siamo mai visti, perché ero in autoisolamento”.
“E anche se mi citofonava – prosegue nel racconto – lui non riusciva a sentirmi per via di alcuni problemi di sordità”.
Quella tragica domenica mattina si erano finalmente dati appuntamento, ma il destino aveva deciso diversamente.