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Il limite di velocità è stato recentemente abbassato da 70 km/h a 50 km/h ma in tanti sembrano non essersene accorti, perché in troppi continuano a sfrecciare come fossero su “una pista da formula uno”, lamentano i residenti di località Torre Sansone a Lanciano (Chieti).
L’incidente mortale di sabato scorso, avvenuto sulla Statale 84 Frentana al km 82, riporta all’attenzione delle cronache la pericolosità del tratto in cui ha perso la vita Silvano Donatelli, 59 anni, operaio Sevel.
L’uomo, mentre rincasava a bordo del trattore Pasquali con un piccolo rimorchio, è stato tamponato dall’Audi A4 Sw di un 42enne romeno, F.A.I. che guidava a velocità sostenuta, come evidenziano le lunghe strisce nere lasciate dai pneumatici sull’asfalto.
L’uomo era anche in stato di ebbrezza alcolica, come hanno evidenziato i test dell’etilometro. Ha rischiato l’arresto: in corpo aveva un tasso alcolemico di 1,42 grammi per litro, a fronte di un limite previsto dalla norma di 0,5 g/l. Per un soffio ha evitato l’arresto immediato, che sarebbe scattato con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.
Il romeno è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale.
La polizia stradale dei distaccamento di Lanciano, diretto da Renato Menna, lo ha denunciato in stato di libertà: non sussisterebbe il pericolo di fuga, considerato che il romeno non ha precedenti, ha un lavoro e una famiglia a Lanciano.
Al momento dell’incidente nell’Audi con il padre c’era anche il figlio di 8 anni.
Sul corpo della vittima il magistrato ha disposto l’autopsia.