Lanciano è semifinalista assieme ad altre 30 città candidate a capitale della cultura italiana 2020. Il primo step è stato superato, a metà novembre il ministero dei beni culturali ne sceglierà solo 10 alle quali far proseguire la corsa fino al 31 gennaio prossimo, quando sarà individuata la città vincitrice.
L’iniziativa è stata presentata dal sindaco, Mario Pupillo, come un piano regolatore della cultura adottato dall’ente, elaborato assieme a realtà imprenditoriali, associative e istituzionali di Lanciano.
Il progetto ambizioso è racchiuso in un dossier di 62 pagine, dal titolo “Lanciano Città del Miracolo, delle Fiere e della Musica – La Cultura dell’Anima”.
Dall’Estate musicale frentana al Mastrogiurato, dal nuovo parco cittadino della villa delle rose alle ristrutturazioni di palazzo Berenga, del complesso Torrieri e dell’ex De Giorgio, dal miracolo eucaristico alla storica editrice Carabba, il budget complessivo degli investimenti è di circa 8 milioni di euro, in palio c’è 1 milione del Mibact.
Partner tecnico lo Studio eventi e congressi, Umberto Di Menno Di Bucchianico.