[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=qkWFYmdQH78[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 16 gennaio 2016. “Strappo istituzionale da parte della Regione Abruzzo che si è costituita in giudizio dinanzi alla Corte costituzionale contro le altre nove Regioni e a sostegno del Governo per chiedere che il referendum sia dichiarato inammissibile”. La pensa così, a proposito della questione trivelle e referendum, il Coordinamento No Triv, che annuncia di voler provare a “recuperare due dei quesiti dichiarati inammissibili” e sottolinea che “Ombrina sarà definitivamente morta solo quando il provvedimento di rigetto sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi”. Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa a Pescara, presenti i rappresentanti del Coordinamento e di tutte le associazioni che ne fanno parte. Per quanto riguarda l’atteggiamento della Regione Abruzzo, secondo gli attivisti è “grave” il fatto che “oltre alla Giunta c’era anche un delegato del Consiglio regionale, che ha violato le prerogative del Consiglio perché ha proceduto senza mandato dell’assemblea”, il consigliere Idv Lucrezio Paolini.
“Per quanto riguarda il quesito referendario che resta in piedi – aggiungono gli attivisti – D’Alfonso sostiene che sia cessato il motivo del contendere, ma in realtà non c’è un contendere. Il referendum va avanti e se la Cassazione ha deciso di mantenerlo vuol dire che tutto a posto non è. Ora vedremo cosa dirà la Corte Costituzionale. Ora proveremo a recuperare altri due quesiti, quello del Piano delle aree e quello sulla durata dei titoli, per cui c’è stata una sorta di elusione; in tal senso, solleveremo il conflitto di attribuzione di fronte alla Corte Costituzionale”.
“Ombrina sarà definitivamente morta quando ci sarà il provvedimento di rigetto sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse (Buig) e, proprio per questo il Coordinamento No Triv ha inviato una diffida al Ministero, “affinché provveda a pubblicare il provvedimento di rigetto relativo ad Ombrina e agli altri progetti”.
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