Vasto (Chieti), 4 febbraio 2017 – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Fabio Di Lello, comparso questa mattina in carcere davanti del gip Caterina Salusti e al sostituto procuratore Gabriella De Lucia, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Un faccia a faccia durato poco più di due minuti, nella drammaticità di un passaggio dovuto per l’omicidio di Italo D’Elisa. “Non era nelle condizioni e nella serenità necessari per parlare” riferisce al termine dell’interrogatorio di garanzia l’avvocato Pierpaolo Andreoni. Int.
La Procura ha contestato formalmente, a Fabio Di Lello, il reato di omicidio volontario premeditato e si è riservata più tempo in ordine alla convalida e all’adozione delle misure cautelari. Di Lello – riferiscono ancora gli avvocati che faranno richiesta di interrogatorio non appena le condizioni del loro assistito lo consentiranno – è apparso molto provato. Non è escluso che i difensori possano richiedere una perizia psicologica.
Intanto, lunedì prossimo, si terrà in Procura a mezzogiorno, l’incidente probatorio richiesto dal sostituto procuratore De Lucia per verificare le telefonate fatte e ricevute dal cellulare e per documentare il traffico e i contenuti del computer di Fabio Di Lello. In particolare si vuol scoprire se qualcuno abbia avvertito telefonicamente mercoledì pomeriggio Di Lello mentre era sul campo di calcio ad allenarsi a Cupello, informandolo della presenza di Italo D’Elisa davanti al bar in via Perth. In pratica – dichiara Pompeo Del Re, avvocato della famiglia D’Elisa – vogliamo sapere se c’è stato un complice che ha segnalato gli spostamenti del povero Italo.
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