[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ISgP7jZW_UE[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 22 aprile 2015. Pescara: resta in carcere Walter Natali accusato di concorso in tentato omicidio e porto abusivo di arma per il ferimento e il pestaggio del pugile Emanuel Zuanel. Lo ha disposto il gip rigettando la richiesta di concessione degli arresti domiciliari. La persona che ha materialmente sparato non è stata ancora rintracciata, proseguono le indagini condotte dalla squadra mobile.
“Non ho sparato, non ho partecipato a nessuna aggressione, non ho visto niente e non c’entro niente”. Lo ha detto Walter Natali, 34 anni, nel corso dell’interrogatorio condotto dal Gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di aver fatto parte del commando che, domenica scorsa, in via Lago di Capestrano a Pescara, ha pestato e gambizzato il pugile Emanuel Zuanel, 33 anni. Natali ha riferito al giudice che stava accompagnando la moglie ed i figli a casa, quando ha sentito dei rumori simili a degli spari. Quindi si sarebbe incamminato verso il luogo dell’aggressione, ma giunto a metà strada sarebbe tornato sui suoi passi, per evitare di imbattersi in qualche guaio. Due cittadini, affacciati ad un balcone confermerebbero la versione di Natali. Una donna, che avrebbe assistito all’agguato, avrebbe indicato in un uomo che indossava una tuta bluette, tarchiato e alto circa un metro e 70, l’autore della sparatoria: Natali è stato fermato con indosso una tuta dello stesso colore ma è particolarmente robusto e alto più di un metro e 80. La tuta è stata sequestrata dagli inquirenti e l’indagato è stato sottoposto alla prova dello stub. Natali si trova in carcere, con le accuse di concorso in tentato omicidio e porto abusivo di arma. È stato trovato, poco dopo l’agguato, nei dintorni del luogo dove è avvenuta la sparatoria ed è stato indicato dalla vittima come uno dei quattro o cinque partecipanti all’aggressione. Rigettata la richiesta di concesione degli arresti domiciliari, avanzata dal legale dell’indagato; il gip ha convalidato l’arresto con le motivazioni che Natali sarebbe un soggetto violento, senza freni inibitori, privo di autocontrollo e con spiccata capacità delinquenziale. Il giudice ha evidenziato che, nonostante la vittima fosse già stata raggiunta da alcuni colpi di pistola, l’arrestato – che ha precedenti penali – e i complici hanno colpito il pugile, sanguinante, con calci e pugni. Secondo il gip, l’inclinazione delinquenziale di Natali emerge dalla circostanza che avrebbe partecipato a un gruppo armato, il cui obiettivo era di uccidere il pugile, ora ricoverato in ospedale con prognosi di 45 giorni. Al momento la persona che ha materialmente sparato non è stata ancora rintracciata e catturata. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana, e coordinate dal Pm della Procura di Pescara Barbara Del Bono.
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