Pescara, 7 luglio 2016 – Resta senza lavoro, prova ad avviare una piccola attività e chiede un prestito in banca, ma viene a scoprire di avere un debito di 854 mila euro con l’Agenzia delle entrate, che condizionerà la sua vita negli anni successivi. E’ successo a Dovilio Romano, 54enne di Torre dei Passeri, che in virtù dei prestiti negati a causa dell’errore burocratico compiuto dall’agenzia pubblica, non è riuscito ad espandere la propria attività ed è costretto a fare fronte a circa 6 mila euro di protesti bancari e rischia di perdere la casa. La storia di Romano è stata illustrata dallo stesso Romano, dal suo avvocato Giordano Evangelista e dal presidente dell’associazione Pescara Punto Zero, Massimo Melizzi. Nell’ottobre del 2013 Romano viene licenziato dall’azienda per cui lavora e spinto soprattutto dalla figlia, dopo avere anche tentato il suicidio, decide di avviare una piccola attività nel settore della fornitura di caffè.
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