Per Fiom è il 40
Dati contrastanti sullo sciopero del primo sabato pomeriggio lavorativo ordinario in Sevel, ad Atessa (Chieti).
Se per la Fiom l’adesione è stata del 40 per cento, per il sindacato unitario di base Usb l’astensione dal lavoro è stata del 70 per cento.
Il comunicato stampa dell’Usb
“Altissima adesione allo sciopero in Sevel indetto anche da USB a seguito del cambio della turnazione da 10+5 a 12+5 senza rotazione con il turno notturno – scrive in una nota Fabio Cocco -. I lavoratori hanno respinto al mittente una imposizione venuta dall’alto, senza nessuna contrattazione sindacale”.
“Questa vicenda mette in evidenza tutti i limiti e la crudeltà di un contratto il CCSL e allo stesso tempo – prosegue il responsabile USB Lavoro privato – anche il servilismo dei sindacati firmatari che tradiscono i lavoratori perché non hanno nessun margine di contrattazione e nessuna possibilità di rappresentare le esigenze degli operai”.
“Oggi – secondo le stime di Cocco – oltre il 70% dei lavoratori ha rinunciato ad un giorno di salario per manifestare la propria contrarietà, questa è la dimostrazione che bisogna cambiare registro ed avviare una seria discussione tra tutte le sigle sindacali per trovare una soluzione condivisa per andare incontro alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie”.
“Sabato prossimo si replicherà nuovamente sul secondo turno – conclude la nota dell’Usb – ma la speranza e che si arrivi il prima possibile alla convocazione di un tavolo di confronto con il chiaro intento di trovare una soluzione maggiormente condivisa”.
Ha scioperato anche Slai Cobas
Allo sciopero di otto ore, sul turno B, dalle 14.15 alle 22.15, ha partecipato anche la sigla sindacale dello Slai Cobas. Non è al momento nota la percentuale di adesione riscontrata dal coordinamento Slai Cobas Chieti.
Fca: sciopero al 20 per cento
Per l’Azienda i numeri che riguardano lo sciopero segnano una adesione di gran lunga minore rispetto alle percentuali dichiarate sia da Usb Abruzzo che da Fiom Cgil: oggi pomeriggio in Sevel si è astenuto dal lavoro il 20 per cento degli operai.