[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=4EUq2-t-tY0[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 15 gennaio 2016. Le associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confeserecenti) annunciano iniziative di protesta contro le targhe alterne a Pescara; un provvedimento che definiscono “la farsa delle targhe alterne che il Comune sembra intenzionato a portare cocciutamente ed insensatamente avanti”. “Da domani – spiegano in una nota – le attività commerciali cittadine spegneranno le insegne per protesta a partire dalle ore 20. Fino ad ora i negozi hanno evitato di mortificare la città lasciandola al buio nelle ore serali, ma visto che il Comune continua a mortificare la citta’ desertificandola di giorno da oggi – dicono i commercianti – contribuiremo anche noi lasciando al buio le vie cittadine”.
In mancanza di segnali di apertura da parte del Comune, i commercianti chiederanno di essere ricevuti dal Prefetto nella giornata di lunedì per poi recarsi martedì alle 12.30 a Palazzo di Città per manifestare il ‘dissenso unanime’ di cittadini ed imprese verso il provvedimento che definiscono “inutile, anacronistico e dannoso”. I commercianti si dicono pronti a collaborare con proposte al miglioramento della qualità dell’aria, ma l’obiettivo – scrivono – va perseguito attuando diversi punti: un piano integrato della mobilità che preveda un piano del traffico, dei parcheggi e dei trasporti pubblici; l’abbassamento del livello del riscaldamento negli uffici pubblici a 18 gradi, promuovendo al contempo la sostituzione degli impianti a gasolio con sistemi meno impattanti; contestuale invito alla cittadinanza ed alle attività economiche a tenere il livello del riscaldamento sotto i 20 gradi; attuazione di un programma sistematico di lavaggio e sanificazione delle strade; maggiore efficienza ambientale del trasporto pubblico, attraverso utilizzo di mezzi elettrici, da integrare con opportunità a basso impatto ambientale per entrare in città; implementazione del sistema di piste ciclabili; e, infine, l’inversione della direzione di decollo degli aerei in partenza dall’Aeroporto d’Abruzzo in direzione mare-monti, in considerazione che con la modalità attuale le emissioni in partenza sono notevoli e ricadono in massima parte sulla città di Pescara”.
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