Operazione della Guardia di Finanza
E’ stato accertato che uno degli organismi di volontariato, in convenzione per il trasporto di pazienti, ha rendicontato somme non dovute poi regolarmente liquidate dalla Asl.
E’ quanto scoperto dalla Guardia di finanza a Pescara. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno concluso un’attività di polizia giudiziaria riguardante le modalità di espletamento dei servizi concernenti gli interventi di soccorso in emergenza – 118 – e dei trasporti “secondari-infermi”, con particolare riferimento ai pazienti “dializzati”.
È stato accertato che uno degli organismi di volontariato in convenzione ha proceduto, sistematicamente, ad indicare costi per trasporti di pazienti in misura notevolmente superiore: venivano addebitati al Servizio sanitario nazionale molteplici trasporti singoli quando, invece, erano stati effettuati trasporti cumulativi ovvero venivano indicati, addirittura, trasporti di persone che risultavano decedute da mesi.
Nel 2017 l’associazione ha rendicontato illecitamente somme non dovute per 40 mila euro.
In un caso è stato addebitato all’Azienda U.S.L. di Pescara, a seguito di un evento traumatico, il trasporto di una persona da una località fuori regione, in cui si trovava in vacanza, al proprio domicilio, senza alcuna autorizzazione e in assenza dei requisiti di legge.
L’indagine delle Fiamme Gialle pescaresi ha impedito che l’attività illecita si protraesse nel tempo, cagionando altri danni alle casse pubbliche. I responsabili sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni dello Stato e lo stesso organismo è stato segnalato per violazione della normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti.
Segnalazione anche alla Procura regionale presso la Corte dei Conti di L’Aquila, per il danno erariale.