Ore decisive per il futuro del Vicenza Calcio, sempre più a rischio scomparsa. A Pescara i tifosi biancazzurri, storicamente gemellati con quelli berici, nel momento più difficile per la formazione veneta hanno voluto manifestare la loro vicinanza ai tifosi vicentini.
Uno striscione è stato esposto all’esterno dello stadio Adriatico, recita: “Nessun Tribunale può cancellare la vostra storia. Il futuro appartiene a voi che di Vicenza siete vanto e gloria”.
Il gemellaggio fra le tifoserie di Pescara e Vicenza dura ininterrottamente dal 1976. Il Vicenza dovrebbe giocare il 20 gennaio, nel campionato di Lega Pro, a Teramo.
Intanto l’Associazione Italiana Calciatori, ha confermato lo sciopero, indetto ieri, dei calciatori del Vicenza in vista di sabato 13 gennaio, giorno in cui è in programma il derby di Coppa Italia contro il Padova, che quasi sicuramente non si disputerà. “Nulla è cambiato di fatto – spiega in una nota l’Aic – dalla proclamazione dello stato d’agitazione. La società non ha ancora corrisposto alcunché e la nuova proprietà, anche nell’incontro svoltosi questa mattina, non ha manifestato alcuna volontà di pagare gli stipendi. I calciatori dal luglio scorso non hanno percepito alcuna mensilità sulle quattro maturate né hanno certezze sul proseguimento dell’attività sportiva”.
Proprio nella sede dell’Assocalciatori, domani, una delegazione di giocatori biancorossi terrà una conferenza stampa in cui saranno spiegati tutti i retroscena della situazione. Il tecnico Nicola Zanini, cresciuto da calciatore nella società biancorossa e ceduto alla Juventus all’età di 16 anni, è intervenuto sulla crisi della società, parlando ai microfoni della trasmissione di Radio24 Tutti convocati: “Qui la situazione è drammatica – ha detto – per quello che può essere un discorso sportivo, io da vicentino la vivo un po’ amplificata, la subisco ancora di più, non vorrei mai pronunciare la parola fine ma ho paura che siamo verso la fine di tutto al Vicenza. Ho tanti giocatori che guadagnano veramente poco, stiamo parlando di 1000-1200 euro al mese. Non non posso chiedere ad un ragazzo di fare i 1000 metri se questo non ha i soldi per pagarsi da mangiare”.
La Procura di Vicenza ha chiesto al Tribunale civile il fallimento del Vicenza Calcio. Su indicazione del Procuratore, Antonino Cappelleri, e del sostituto Giovanni Parolin, il provvedimento è stato depositato in mattinata alla cancelleria del palazzo di giustizia di Borgo Berga. Da quanto trapela, nel dispositivo viene chiesto che il curatore fallimentare, in virtù dell’articolo 104 in materia, disponga dell’esercizio provvisorio. Questo dovrebbe consentire, come già avvenuto per altri club calcistici, tra cui il Bari e il Pisa (quest’ultimo nella scorsa stagione), che la società veneta resti in attività, consentendo alla squadra di portare a termine il campionato di C in corso, ma anche garantendo che qualche imprenditore possa farsi avanti per rilevare il club biancorosso attraverso un’asta per l’acquisizione del titolo sportivo. Si prevedono tempi molto brevi, con la nomina del curatore fallimentare già la prossima settimana.