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Sangro Express, un treno da Fossacesia alle aree interne: nasce comitato di sindaci

Dicembre 19
11:53 2022

La notizia



Contro gli sprechi del passato, per completare un’opera attesa dalle comunità locali da oltre quarant’anni: a Perano (Chieti) nasce il coordinamento “Sangro Express”, il sogno di un treno che attraversi la Val di Sangro, dal mare alle aree più interne.

I sindaci si sono incontrati al convegno promosso da Azione Abruzzo, “ma i partiti – avverte subito Raffaele Bonanni, della segreteria nazionale – restino fuori”.

E’ un problema che riguarda il territorio e che sarà portato a breve all’attenzione del presidente della Regione Abruzzo e della Tua Spa.

A pochi chilometri dalla sala polivalente “San Tommaso”, che ha ospitato il convegno, corrono i binari della ex Sangritana, paralleli alla fondovalle Sangro SS 652. Le traversine mostrano le ultime date di produzione, 2004 e 2007: infrastruttura terminata circa 15 anni fa e mai entrata in funzione.

Qui, a Piano la Fara di Atessa, sarebbe dovuta nascere una stazione per pendolari e magari turisti, attirati oggi dalla Via Verde. Invece crescono solo erbacce.

L’incompiuta è costata 115 milioni, ne basterebbero circa 19 per metterla in funzione fino a Castel di Sangro.

Al Tgmax parla Giuseppe Luciano, coordinatore provinciale di Azione e promotore dell’incontro tra sindaci e amministratori locali.

“Dopo 45 anni dall’inizio dei lavori e 115 milioni di euro spesi abbiamo un raccordo ferroviario funzionante, dalla stazione RFI di Fossacesia allo svincolo di Contrada Saletti di Atessa (Sevel); poi una incompiuta, rappresentata dal nuovo binario che costeggia la superstrada SS 652 Fondo Valle Sangro e che va dallo svincolo di raccordo di Contrada Saletti fino alla stazione della TUA, ora in disuso, di Archi; molte opere realizzate/in corso di realizzazione e progetti non definitivi sul tracciato che va dalla stazione di Archi a quella di Villa Santa Maria; una situazione di ipotesi progettuali e poco più da Villa Santa Maria a Castel di Sangro. Una situazione indegna sulla quale il mio partito, visto l’immobilismo dell’opposizione e della maggioranza regionale ha deciso di farsi carico”, sottolinea Luciano. 

“Il nostro di agire, non è riempirsi la bocca a fini elettorali, ma mettere nero su bianco ciò che è necessario e ciò che bisogna fare. In questo convegno, abbiamo illustrato come linea ferroviaria che abbiamo in mente vada considerata in quattro tratte distinte: Fossacesia/Saletti – Saletti/Archi – Archi/Villa Santa Maria e Villa Santa Maria/Castel di Sangro. Il primo tratto, lungo 10,6 Km attualmente manca della linea aerea elettrica, delle stazioni intermedie, degli attraversamenti e dei sistemi di segnalamento e sicurezza. Per completare la prima tratta è stato stimato in un importo da finanziare in 4 MLN e per la seconda 1 MLM con una tempistica totale per entrambi di 24 mesi. Con altri 3 Mln di euro e 30 mesi si potrebbe arrivare fino a Villa Santa Maria da Archi. Con una somma totale di soli 7 Mln, anche meno se si scegliesse una versione light dell’opera si aprirebbe la Fossacesia Villa S.Maria. Per la restante parte, fino a Castel di Sangro, ci vorrebbero altri 11 Mln e 40 mesi” spiega in dettaglio Luciano.

“Lo sviluppo di un territorio ha tra i punti cardine la capacità logistica dello stesso, i cittadini Val di Sangro con le sue grandi imprese necessitano e meritano questo investimento infrastrutturale, meritano sviluppo. La cifra è irrisoria, a fronte anche delle risorse spese finora. Azione promuoverà un Comitato di monitoraggio permanente e una raccolta firme affinché quest’opera diventi una priorità nella programmazione regionale e nazionale, dal Treno della Valle di anni fa dobbiamo capire che serve il treno per la valle”, conclude Luciano.

“Si fa un gran di tutela dell’entroterra, delle comunità montane, dei luoghi della produzione e dell’efficienza, del collegamento della montagna alla Costa dei Trabocchi e poi si assiste al completo abbandono di un luogo come la Val di Sangro. Una tratta dalle potenzialità enormi sia turistiche, pubbliche e commerciali. La cosa che più mi stupisce e che questa infrastruttura che rientra in parte anche nella Zes, non sia stata presa in considerazione tra gli interventi
inseriti nel PNRR. Tutto ciò mi lascia purtroppo credere che questo territorio manca di rappresentanza a tutti i livelli e che la Regione Abruzzo pensi ad altro, quantomeno ad altri territori. Da parte nostra, come detto, ci impegneremo
affinché si possano trovare le risorse per portare a termine un’opera che attendiamo oramai da troppo tempo. Nei prossimi giorni daremo seguito all’istituzione formale del Comitato e chiederemo un incontro al Presidente della Regione Abruzzo” afferma Raffaele Bonanni, oggi componente della segreteria nazionale di Azione.

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