Vasto (Chieti), 22 febbraio 2016 – Vendeva la droga a studenti minorenni anche a credito ma poi li induceva a rubare i gioielli in casa per pagarla. Con le accuse di spaccio di droga ed estorsione in concorso, i Carabinieri della Stazione di Vasto, a conclusione di una prima fase delle indagini relative al traffico delle sostanze stupefacenti, hanno arrestato Ferdinando De Rosa, 30 anni.
Nel mese di gennaio i Carabinieri hanno intrapreso un’attività investigativa nei pressi di istituti scolastici della città con l’obiettivo di prevenire e reprimere reati relativi al traffico degli stupefacenti fra studenti minorenni. Le investigazioni hanno fatto emergere un determinato giro di affari illeciti posto in essere proprio dall’arrestato, “il quale – scrivono i carabinieri dal comando provinciale – in poco tempo si era circondato da una compagine di ragazzi minorenni ai quali cedeva piccole partite di sostanza stupefacente perlopiù del tipo hashish. Purtroppo, i giovani consumatori non riuscivano sempre a saldare le partite di droga ricevute a volte anche a credito; così, dietro concrete minacce da parte di De Rosa questi si vedevano costretti a rubare. Sovente i furti venivano consumati nelle proprie abitazioni dove prelevavano gioielli o altri monili in oro di proprietà dei loro genitori e successivamente rivenduti ai “compro oro” della città”.
L’arresto ha dato un freno a “questa incresciosa vicenda che, è giusto ricordare, non mette a riparo nessuna famiglia – avvertono i Carabinieri – proprio per questo gli uomini dell’Arma invitano a denunciare tutti coloro che sono a conoscenza di fatti analoghi, per aiutare i minori in difficoltà e che per varie ragioni non si rivolgono alle istituzioni”.
Il Pm titolare delle indagini è Giampiero Di Florio, l’ordinanza di misura cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Vasto.
L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Vasto a dispone dell’Autorità giudiziaria, l’indagato dovrà rispondere di spaccio di droga ed estorsione in concorso (artt. 110 e 629 c.p. e 73 DPR 309/90). “Le indagini – concludono i Carabinieri nella nota – continuano ininterrottamente non escludendo imminenti sviluppi positivi”.
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