Operazione della polizia.
Picchia selvaggiamente per futili motivi la compagna mentre lei tiene in braccio la figlia di circa due anni e viene arrestato dalla Squadra Volante, nella zona nord di Pescara, vicino al confine con il comune di Montesilvano.
A prestare soccorso alla donna e alla piccola è stata la madre della giovane, che era presente in casa: udendo le urla della figlia, e compreso quanto stava accadendo, è entrata nella stanza occupata dalla coppia. Qui la donna ha tentato invano di calmare l’uomo che invece, in preda all’ira, l’ha spintonata, incurante del fatto che avesse in braccio il figlio più piccolo della coppia di neanche un anno.
Allertato il 113, all’arrivo degli agenti alcune stanze dell’appartamento erano completamente a soqquadro: l’uomo, infatti, oltre ad accanirsi contro le donne, aveva danneggiato alcuni suppellettili e, malgrado la presenza dei poliziotti, continuava a minacciare di morte le donne.
La relazione della coppia durava da più di tre anni; dagli accertamenti è emerso che le aggressioni da parte dell’uomo sarebbero iniziate già da circa un anno.
Sul posto è stata quindi chiamata un’ambulanza per soccorrere la giovane mentre i poliziotti hanno arrestato il 26enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della compagna. L’uomo, al termine delle attività di rito, è stato trasferito nella casa circondariale di Pescara, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.